CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Ora lo dice persino Bill Gates: «L’Europa chiuda le porte ai migranti»

Ora lo dice persino Bill Gates: «L’Europa chiuda le porte ai migranti»

Esteri - di Ezio Miles - 6 Luglio 2017 - AGGIORNATO 6 Luglio 2017 alle 23:01

Il fronte del buonismo mondiale ha perso un testimonial (e un finanziatore) d’eccezione: Bill Gates. Il fondatore di Microsoft ha fatto una clamorosa marcia indietro rispetto a quando, un anno fa, esaltò il modello Merkel di accoglienza dei migranti. Secondo Bill Gates non conviene, alla fine,  mostrarsi troppo generosi. Bill Gates lo dice senza mezzi termini: il pericolo , è di venire «sommersi» dalle popolazioni disperate in fuga dall’Africa.  Il miliardario americano critica il  «modello Merkel», in un’intervista con il giornale tedesco Welt am Sonntag: «Da una parte tu puoi mostrare generosità e accogliere i rifugiati, ma più sei generoso, più il mondo se ne accorgerà e alla fine questo motiverà più persone a lasciare l’Africa».

Sono regole di buon senso quelle che raccomanda Bill Gates, regole che  sono immediatamente percepite come giuste dalla popolazione europea, ma che continuano a essere ignorate dalle élites. O, per meglio dire, come dimostra lo sconcertante esito del vertice di Tallinn, i dirigenti politici europei vogliono farsi belli ai danni di un Paese come l’Italia: fanno gli umanitari a parole, ma poi temono le reazione dell’elettorato dei rispettivi Paesi.

Bill Gates suggerisce  al dunque due linee d’azione. Primo: «L’Europa deve rendere più difficile per gli africani raggiungere il continente attraverso le attuali rotte di passaggio». Secondo: «La tumultuosa crescita demografica in Africa diventerà un’enorme pressione migratoria sull’Europa, a meno che gli Stati decidano di aumentare in modo consistente gli aiuti allo sviluppo alle terre d’oltremare». Insomma, chiudiamo le porte di casa nostra, ma aiutiamoli a crescere economicamente in casa loro. È quello che i cosiddetti “populisti” ripetono da sempre. Ora lo dice anche Bill Gates. Anche lui verrà ora “scomunicato” dalla stampa internazionale? 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

6 Luglio 2017 - AGGIORNATO 6 Luglio 2017 alle 23:01