Non solo Trentino: un orso entra in una casa – abitata – in provincia dell’Aquila

29 Lug 2017 18:17 - di Redazione

Momenti di paura questa mattina all’alba a Villavallelonga, piccolo centro della provincia dell’Aquila, nel cuore del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise per una visita improvvisa in un’abitazione di un orso. In quel momento in casa c’erano due bambini e i genitori. L’orso sarebbe entrato da una cantina ed è arrivato fino alla cucina. La famiglia si è rinchiusa in una stanza e ha chiesto aiuto. Nel frattempo il plantigrado muovendosi in casa produceva danni e distruggeva ogni cosa. Quando sono arrivate le forze dell’ordine i bambini sono stati fatti scendere da un balcone. Poi le guardie del parco hanno sedato l’animale ed è stato portato fuori dall’abitazione. In passato ci sono stati altri episodi di orsi nelle vicinanze delle abitazioni che hanno preso di mira soprattutto stalle e pollai ma secondo molti abitanti della zona un episodio analogo non si ricorda a memoria d’uomo. Il Wwf esprime il proprio sollievo nell’apprendere che l’episodio si è risolto senza che nessuno della famiglia si sia fatto male, a parte il comprensibile spavento. Il Wwf apprezza le modalità con cui l’emergenza è stata gestita: l’intervento dei tecnici e delle guardie del Parco ha consentito che si riuscisse a salvaguardare sia l’incolumità delle persone che dell’animale, nonostante si sia dovuta affrontare in piena notte una situazione veramente anomala che non ha precedenti. Come riportano le fonti del Parco, pare che l’orso sia entrato nell’area del pollaio esterno e abbia poi avuto difficoltà ad uscirne. Avrebbe pertanto usato la finestra del soggiorno della casa come unica via di fuga possibile, facendo scattare l’allarme e provocando così il più che comprensibile spavento della famiglia. “La salvaguardia di una specie così importante in un’area fortemente antropizzata – spiega in una nota il Wwf – pone continuamente di fronte a sfide impegnative che vanno affrontate con rigore e metodo scientifico, senza farsi condizionare dalla pur legittima emotività del momento. È ora quindi necessario attivare un protocollo di gestione dell’animale da parte degli enti competenti che garantisca la fondamentale sicurezza dei cittadini, ma che al tempo stesso metta in campo tutti gli sforzi possibili per salvaguardare uno dei pochi orsi marsicani ancora in vita – secondo le stime degli studiosi ne rimangono appena 50 individui – per evitarne l’estinzione. C’è quindi bisogno dell’impegno e della collaborazione reale di tutti nei confronti del Parco, per far sì che l’Ente sia messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro”. Il Ministero dell’Ambiente ha convocato una riunione urgente per lunedì mattina, nel corso della quale sarà affrontato il problema della gestione di un orso confidente che opera, da mesi, prevalentemente nella zona di protezione esterna e fuori dal Parco per trovare una soluzione, sia nell’interesse della conservazione dell’orso, sia della tranquillità delle persone”. Lo annuncia in una nota il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo. “L’evento di questa notte ripropone la necessità, per la conservazione dell’orso, di mettere in campo azioni che coinvolgano tutte le Amministrazioni che operano sul territorio – aggiunge – evitando di lasciare solo al Parco la soluzione di problemi che implicano altre competenze e altre responsabilità”.

(Foto LoZummo news)

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