No al Trattato Ceta: dal San Daniele al pecorino, tutte le imitazioni canadesi

5 Lug 2017 15:45 - di Giovanni Trotta

Centinaia di sindaci e di rappresentanti comunali, di grandi e piccoli centri da Nord a Sud, sono scesi al fianco degli agricoltori, in piazza a Roma per difendere il cibo made in Italy dal Ceta, il trattato di libero scambio tra il Canada e l’Unione europea che l’Italia si accinge a ratificare. In base a questo accordo infatti, l’Italia, con le sue eccellenze agroalimentari, sarebbe gravemente insidiata a causa di una pericolosa concorrenza sleale che andrebbe a colpire le eccellenze agroalimentari. Ed è così che oggi, davanti al Parlamento, dove è in corso la discussione per la ratifica del Ceta, al fianco delle bandiere gialle della Coldiretti, con migliaia di coltivatori e allevatori, sono sfilati i gonfaloni di circa 300 Comuni: da Pistoia a San Marzano sul Sarno, da Cavour in provincia di Torino a Cordignano (Treviso) e Lendinara (Rovigo), solo per citarne alcuni. I sindaci con le loro fasce tricolori, schierati con gli agricoltori, temono la perdita di valori come il controllo del territorio oltre che delle produzioni locali. “Il primo cittadino ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini che passa per il cibo” afferma il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, intervenuto alla manifestazione. Un territorio quello del capoluogo toscano, circondato dalle montagne, dove si producono ottimo olio extra vergine di oliva, la finocchiona toscana Igp, il pecorino, e la farina di castagne. In rappresentanza del Sud, tra gli altri, anche il comune di San Marzano sul Sarno, la patria del pomodoro, in provincia di Salerno. “Ci vorrebbe un’inversione di rotta, non bisogna abbandonare il mondo agricolo che è un’economia importante e strategica per il Paese” sostiene il sindaco Cosimo Annunziata che, indignato, cita il commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan il quale di recente ha detto che “il San Marzano si può coltivare anche in Belgio”. “Non è possibile continuare così su questioni primarie come queste – si sfoga Annunziata – ma evidentemente i nostri ministri a Bruxelles contano quanto un consigliere di minoranza”, conclude. Alla manifestazione partecipa anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *