Caso Ilva, l’Ugl va giù duro: “Non accetteremo mai accordi al ribasso”
”Oggi abbiamo avviato un confronto di merito e tutti siamo consapevoli, il Governo per primo, che sarà un percorso non facile”. Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo Teresa Bellanova al termine dell’incontro al Mise tra ArcelorMittal e sindacati sul piano industriale e su quello occupazionale del Gruppo Ilva. “Allo stesso tempo siamo consapevoli di come tutti condividiamo lo stesso obiettivo: rafforzare la struttura e i posti di lavoro. Per questo è bene ribadire in premessa come non ci siano lavoratori o siti di serie A e di serie B: in questa trattativa tutto è sullo stesso piano con uguale rilevanza e priorità”. Sull’impotante vicenda interviene il sindacato nazionale Ugl: ”Il futuro dell’Ilva resta in bilico finché non sarà concretizzato un piano industriale capace di coinvolgere lavoro, sicurezza ed innovazione. Nostro auspicio è che il percorso intrapreso insieme al governo e ai vertici dell’azienda ArcelorMittal dia finalmente spazio ad uno dei poli siderurgici più in importanti d’Europa. Non siamo disposti, però, ad accettare accordi al ribasso per quanto riguarda i livelli occupazionali. Massima tutela per i lavoratori diretti e per l’indotto”. Così Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, al termine dell’incontro al Mise sulla vertenza Ilva. Il prossimo incontro è previsto il 13 settembre. ”Tra le novità illustrate – prosegue Spera – c’è la volontà, da parte dell’azienda, di voler investire circa 4mld di euro per il rilancio dell’Ilva e destinare risorse anche per la ricerca e l’innovazione. In particolare si punterebbe all’istituzione di un centro di sviluppo e ricerca a Taranto. È giunto il momento di iniziare a lavorare concretamente per la crescita e andare oltre al piano, al momento, presentato solo su carta”.