Venezuela, Maduro agli sgoccioli: granate sulla Corte Suprema (video)
Attacco alla Corte Suprema in Venezuela. Il presidente Nicolas Maduro ha denunciato, in un discorso alla nazione trasmesso in televisione, quello che ha definito “un attacco terrorista e golpista” contro l’edificio che è stato colpito da granate e raffiche di mitra da un elicottero. Il presidente venezuelano ha specificato che nessuno è rimasto ferito e che si sta dando la caccia ai responsabili.
Venezuela, appello contro il “governo criminale di Maduro”
Immediatamente dopo l’attacco è stato postato online un video in cui un uomo che si è identificato come Oscar Perez, pilota degli elicotteri dell’unità speciale della polizia venezuelana, ha accusato il “governo criminale” di Maduro ed ha chiesto al presidente di dimettersi. Perez, che nel video appare nella sua uniforme militare da pilota, ha affermato di parlare a nome di una coalizione di ufficiali militari, di polizia e funzionari pubblici ed ha esortato i venezuelani a continuare a combattere per proteggere la Costituzione. Nel video il pilota dell’elicottero, che appare attorniato da uomini dal volto coperto che imbracciano mitra, rivolge un appello a mobilitarsi contro “il governo corrotto”. “Avete due scelte – ha affermato rivolgendosi ai venezuelani – essere giudicati domani dalle vostre coscienze e dal popolo o liberarvi di questo governo corrotto a partire da oggi”. Nel suo discorso Maduro – che da mesi deve affrontare un vasto movimento di protesta anti-governativo, iniziato dopo il fallito tentativo da parte della Corte Suprema, da lui controllata, di togliere i poteri all’Assemblea Nazionale, controllata dall’opposizione – ha detto che è stato attivato il piano di difesa antiaerea. L’elicottero ha sorvolato anche il ministero dell’Interno. I responsabili di “questo attacco terroristico contro le nostre istituzioni” verranno catturati “prima o poi”, ha aggiunto il presidente venezuelano chiedendo ai partiti d’opposizione di condannare l’attacco che Maduro ha denunciato come un tentativo di golpe sostenuto dalla Cia.
L’attacco è avvenuto poche ore dopo che Maduro ha affermato di essere pronto al conflitto armato per difendere il governo. “Se il Venezuela dovesse precipitare nel caos e nella violenza e la rivoluzione bolivariana dovesse essere distrutta allora noi saremo pronti a combattere” ha detto in un comizio a Caracas il presidente che vuole votare il 30 luglio per la creazione di un’assemblea costituente. “Se non lo potremo fare con i voti, allora lo faremo con le armi”, ha concluso. La situazione sta precipitando.