Virginia Raggi “tradisce” i laziali: tutti possono usare la scritta SPQR
Dopo il derby il capogruppo in Campidoglio della lista Marchini, Alessandro Onorato, aveva annunciato un’interrogazione sulla scritta Spqr che compare sulla maglia dei giocatori della Roma. Una polemica che la sindaca Virginia Raggi non ha gradito e che ha rispedito al mittente. Un intervento inaspettato da parte di Virginia Raggi, la cui presunta fede laziale evidentemente è assai vacillante. Lei stessa aveva negato di tifare la squadra biancoceleste, ammettendo però che tutta la sua famiglia faceva il tifo per la Lazio.
“Non sanno come far perdere tempo e denaro e lanciano polemiche surreali ogni giorno – ha scritto su Facebook – ora è la volta della sigla S.P.Q.R. che potrebbe essere oggetto addirittura di un’interrogazione urgente in aula. I consiglieri d’opposizione farebbero bene a soffermarsi sullo studio delle leggi e ad evitare spreco di denaro pubblico costringendo l’Assemblea capitolina a riunirsi per parlare del nulla”.
“La scritta S.P.Q.R. è un’espressione di uso comune e, per questo, non registrabile: tutti possono utilizzarla – prosegue Raggi – S.P.Q.R. è una sigla che in tutto il mondo viene associata alla città di Roma, è una espressione della quale essere orgogliosi e sulla quale non andrebbero montate strumentalizzazioni politico-sportive. Lo ripetiamo da tempo: l’opposizione pensi a lavorare. Le ‘urgenze’ sono altre”. “In ogni caso – conclude la sindaca – abbiamo verificato se in passato sia mai stato registrato dall’amministrazione capitolina un ‘marchio’ figurativo (che è cosa ben differente rispetto alla sigla S.P.Q.R.) con lo scudo e la scritta. Lo faremo noi. Beninteso che la scritta ‘S.P.Q.R.’ è e resta patrimonio del mondo”.