Rogo di Pomezia, Santori (FdI): le istituzioni nascondono la verità
“Sul rogo di Pomezia vogliamo tutta la verità per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente ma soprattutto perché le istituzioni non possono continuare a nascondere la verità di fronte a un evento che ha già fatto i propri danni e che a mio avviso poteva essere evitato. Per questi motivi c’è attesa per la convocazione di domani in commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose presso il Consiglio regionale del Lazio dell’audizione del sindaco di Pomezia”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. “Da Fucci ci attendiamo risposte a tanti interrogativi sulla vicenda. – continua Santori – Ad esempio: la Regione Lazio ha inoltrato o no i documenti al Comune di Pomezia? Dopo la Determinazione dirigenziale del 2015 n°G01716 del 23/02/2015 con cui la Regione acconsentiva la modifica delle rispettive quantità di rifiuti da trattare, pericolosi e non pericolosi della Eco servizi per l’Ambiente già autorizzata nel 2010 come Eco X, sono stati effettuati dei sopralluoghi di verifica dello stato in cui operava la società di smaltimento? Quella di Fucci sarà un’audizione fondamentale, anche alla luce delle stesse dichiarazioni del primo cittadino pontino su presunti collegamenti tra questo incendio, lo smaltimento dei rifiuti e i traffici della criminalità organizzata”. “Ma il sindaco di Pomezia dovrà spiegare anche cosa è stato fatto dopo le segnalazioni del Comitato di quartiere Castagnetta-Cinque Poderi, con i cittadini preoccupati proprio dalla massa di rifiuti accumulati nel sito di stoccaggio e, in generale, da un’intera area definita a rischio. – prosegue Santori – Non ci si può limitare al semplice inoltro dell’esposto da parte della Polizia Locale al Noe dei Carabinieri e alla Asl, dalla quale vogliamo sapere anche quali misure di controllo sono state attuate sul sito”. “Chiederemo inoltre quali documenti sono stati inviati dalla Regione al comune di Pomezia e in quali date. Peraltro, la dice lunga sulle conoscenze della società e sull’intera vicenda, il fatto che nelle comunicazioni ufficiali ci si rivolga alla Eco Servizi per l’Ambiente ancora col suo vecchio nome di Eco X, – conclude – nonostante la voltura avvenuta diverso tempo fa”.