Rifiuti a Roma, anche alla Camera va in scena lo scaricabarile Pd-M5s
Per il governo «non è stato ancora possibile un incontro con il Comune di Roma», che non ha «soluzioni concrete» per la gestione del ciclo dei rifiuti. A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che di fatto è tornato a parlare delle mancanze della giunta Cinquestelle rispetto alla situazione dei rifiuti nella Capitale. Salvando, invece, la Regione Lazio.
Un nuovo capitolo dello scaricabarile Pd-M5s
Il nuovo capitolo del rimpallo di responsabilità tra Pd e Cinquestelle è andato in scena alla Camera, durante il Question time. «È stato avviato un positivo confronto con la Regione Lazio, ancora in corso, mentre non è stato ancora possibile un incontro con il Comune di Roma, a cui abbiamo evidenziato la necessità di una compartecipazione di tutti gli Enti nell’ambito delle rispettive competenze», ha detto Galletti, sottolineando la disponibilità del governo al dialogo. Non solo, per il ministro, la giunta Raggi ha un piano «ambizioso sulla raccolta differenziata e il recupero», ma sul tema della gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti «non dà soluzioni concrete».
Al Comune manca un piano sul ciclo dei rifiuti
«È necessario che venga presentato a breve un piano regionale di chiusura del ciclo dei rifiuti, che risponda alle regole e ai principi comunitari, primo tra tutti il principio di prossimità, anche perché – ha proseguito il ministro – non è accettabile che una città come Roma continui ad inviare circa 110-120 tonnellate al giorno di rifiuti urbani a impianti di termovalorizzazione austriaci come accade oggi» e che si rischi di dover raddoppiare le quantità «per sopperire, almeno in parte, alle attuali problematiche del servizio di raccolta». Ma per chiudere il ciclo dei rifiuti «è essenziale la cooperazione tra la Regione e il Comune di Roma». Ed è qui che arriva l’ultima stoccata al Campidoglio: «È quest’ultimo – ha detto Galletti – che deve individuare i siti dove realizzare l’impiantistica necessaria».