La strana “guerra dei cinghiali” Raggi-Zingaretti. Ma nessuno fa nulla

10 Mag 2017 19:00 - di Giovanni Trotta

In queste ore dobbiamo registrare un’altra morte dovuta alle bestie selvatiche che invadono le strade: è accaduto a Foggia, dove un giovane 28enne ha investito un cinghiale, è andato fuoristrada ed è morto. Poche settimane fa toccò a un cinquantenne romano con lo scooter di scontrarsi con un cinghale a Roma Nord e perdere la vita. E le istituzioni non fanno nulla, anzi, il massimo che fanno è litigare su di chi sia la responsabilità. La strana guerra dei cinghiali che oppone comune di Roma e Regione Lazio ha registrato un altro botta-e-risposta. La situazione dell’invasione dei cinghiali ha registrato nelle ultime settimane un incremento preoccupante: i cinghiali sono stati causa, solo a Roma di molti incidenti di cui uno mortale a Roma Nord in zona Cassia. E’ indubbio che la proliferazione di questi suini sia fuori controllo, e anche che essi si siano parzialmente addomesticati, non temendo più l’uomo né le città. Presenza di gruppi di cinghiali anche in vie relativamente centrali è stata documentata in modo inequivocabile. E’ altrettanto certo che nessuno fa niente. “È la regione che si dovrebbe occupare della fauna selvatica. Zingaretti lo sa? Qualcuno glielo dica altrimenti glielo ricordo io”, ha detto infatti il sindaco di Roma Virginia Raggi in merito al caso dei cinghiali in strada , intervistata da Bruno Vespa a Porta a Porta. Pronta e piccata la replica della Pisana: ”In riferimento alle parole della Raggi sui cinghiali si porta a conoscenza della Sindaca che il problema nasce dai troppi rifiuti presenti nei cassonetti stracolmi, che spingono la fauna selvatica ad uscire dalle riserve naturali portandola ad invadere le strade della Capitale. Una cosa mai successa prima”, ha precisato la nota la Regione Lazio. La guerra continua, ma dell’emergenza nessuno si occupa. Pd e M5S si rimpallano le responsabilità a scapito dei cittadini.

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