La Corea del Nord provoca ancora Trump: arrestato un altro americano
Non proprio un gesto distensivo: la Corea del Nord ha arrestato un altro cittadino americano, con “il sospetto di atti contro lo Stato”. Se le accuse a carico dell’uomo finito in manette sono tutte da dimostrare, quella mossa del dittatore nordcoreano è sicuramente un atto contro lo Stato americano. L’ennesima provocazione all’indirizzo del presidente Donald Trump.
Il cittadino statunitense Kim Hak-song, che lavora per la Pyongyang University of Science and Technology (Pust), è il quarto cittadino detenuto in Corea del Nord: nei giorni scorsi, sulla base delle stesse accuse, era stato arrestato un altro professore della Pust, Kim Sang-duck.
Secondo l’agenzia Kcna, “un’importante istituzione sta conducendo un’indagine dettagliata” sui presunti crimini di Kim Hak-song, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Lo scorso anno, il regno eremita aveva condannato il cittadino statunitense Kim Dong-chul a dieci anni di lavori forzati con l’accusa di spionaggio, mentre a 15 anni di lavori forzati lo studente Otto Warmbier, con l’accusa di aver cercato di rubare un cartellone di propaganda da un albergo. C’è poi il caso del pastore protestante Lim Hyeon-soo, canadese di origine coreana, condannato ai lavori forzati a vita nel dicembre 2005 per presunte attività sovversive contro il regime.