Incendio a Pomezia, la nube tossica fa paura a Roma: «Non aprite le finestre» (video)

5 Mag 2017 15:14 - di Prisca Righetti

Incendio a Pomezia, ora la nube tossica spaventa anche Roma. Quella immane nube grigiastra spigionata dalle fiamme divampate alle 8 di questa mattina in un deposito di via Pontina Vecchia, che al suo interno ricoverava  materiale plastico, carta e altri riciclati, e in corso da ore, adesso terrorizza anche la capitale. Dall’edificio si è alzata la nube nera visibile a chilometri di distanza. Vigili del fuoco di Roma e Pomezia sono sul posto con tre squadre, tre autobotti e il carro schiuma. Non c’è ancora certezza su che tipo di materiale sia  bruciato nell’incendio esploso all’interno del capannone della EcoX di Pomezia, ma si teme si tratti di plastiche da riciclo. Un materiale molto impattante, ancora più impattante se allo stato grezzo, quindi non trattato, e che se bruciato produce diossina. Se così fosse, questo «potrebbe essere un vero disastro, il peggiore degli ultimi anni», ha spiegato il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi che sta seguendo la vicenda. Al lavoro Arpa Lazio proprio per capire la natura, la qualità e la quantità del materiale che sta bruciando in questa area che conta decine di aziende del ciclo dei rifiuti. E sulla EcoX, conclude Scacchi, «circolano voci di intenzioni di vendita, e con queste il dubbio che l’incendio possa essere di natura dolosa».

Incendio a Pomezia, evacuate case, scuole, uffici

I vigili del fuoco in un tweet invitano la popolazione a non aprire le finestre, la Asl esorta a sua volta a «tenere cautelativamente chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali» e a «lavare nei prossimi giorni, con molta accuratezza, frutta e verdura di propria produzione». le autorità addette alla sicurezza consigliano di «limitare temporaneamente gli spostamenti non necessari». Poi, la comunicazione dei vigili, arrivata a ridosso dell’annuncio delle scule chiuse per due giorni e degli uffici evacuati nel raggio di 100 metri, regala almeno un attimo di sollievo e conferma, nonstante lo sprigionsarsi ininteorrotto della nube tossica, che la situazione relativa all’incendio del deposito di plastica, carta e altri riciclati al km 33 di via Pontina, è sotto controllo e che n atto uno studio dei venti per verificare i luoghi di possibile ricaduta degli inquinanti. E allora, per lo studio di possibili variazioni sulla qualità dell’aria i tecnici di Arpa stanno posizionando già da un po’ campionatori mobili nei pressi dell’incendio di cui verranno cominicati i risultati a tempo debito.

La nube tossica spaventa anche Roma

Nel frattempo il sindaco di Pomezia Fabio Fucci ha firmato un’ordinanza in seguito all’incendio divampato stamattina che prevede la chiusura nella giornata odierna delle scuole di ogni ordine e grado poste nel raggio di 2 Km dall’incendio. La chiusura, si specifica, riguarda le scuole materna ed elementare di Castagnetta e la scuole materna ed elementare di Santa Procula. Non solo: sono stati evacuati gli abitanti degli edifici che si trovano nel raggio di 100 metri dall’incendio.; l’ordinanza comunale disposta dal primo cittadino, infatti, si dispone «l’allontanamento dei residenti in tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti in un raggio di 100 metri». Provvedimenti indispensabili a cui è seguito anche l’invito alla calma, anche perché, ha concluso il sindaco, «le operazioni di spegnimento dell’incendio e di rilevazione della qualità dell’aria vanno avanti, l’Arpa è sul luogo e sta installando gli apparati di rilevazione. Daremo ampia comunicazione di ogni aggiornamento».

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