“Cani sciolti” dell’Isis. Un fermo e un’espulsione per due fratelli tunisini

19 Mag 2017 11:01 - di Stefania Campitelli

Un arresto per apologia di terrorismo e un provvedimento di espulsione dall’Italia: è il risultato di un’operazione coordinata dalla Digos della Questura di Bari in collaborazione con la Procura di Foggia nell’ambito delle indagini contro il fenomeno dei cosiddetti “lupi solitari” ispirati all’Isis. Si tratta di due fratelli entrambi tunisini e regolari, di 34 e 32 anni, residenti a Bari. Il primo è stato fermato a Foggia in possesso di una pistola (ora deve rispondere di apologia di terrorismo e detenzione di armi). Il secondo era riparato a Padova ed è stato espulso. Si ritiene siano cani sciolti, cioè non affiliati all’organizzazione terroristica, ma proprio per questo pericolosi. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che entrambi i fratelli erano, via Facebook e con altre chat, in contatto con persone ritenute vicine al radicalismo islamico, condividendo anche sui social network post inneggianti all’Isis. L’inchiesta è stata coordinata dai pm della Dda di Bari Giuseppe Gatti e Lidia Giorgio ed è stata denominata Barakaat. I particolari dell’operazione saranno  resi noti in una conferenza stampa annunciata negli uffici della procura di Bari.

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