Arresto del sindaco Pd di Terni, rabbia tra i cittadini: “Hanno fatto bene” (video)
Gli indagati dell’operazione Spada – che ha portato ai domiciliari il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo e l’assessore Stefano Bucari, Pd – hanno “posto in essere una serie di concatenate condotte illecite creando di fatto un vero e proprio sistema ‘contra legem’ di aggiudicazione di tutti i contratti pubblici relativi al Comune di Terni, quantomeno negli ultimi cinque anni, in aperta e insanabile violazione delle normative nazionali ed europee, sapendo di agire nella certezza che tale sistema c’era, c’è e ci sarà e che nessuna indagine o sussulto di legalità potrà far venire meno od anche solo scalfirlo”: è quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Federico Bona Galvagno.I due esponenti della Giunta risultano indagati insieme ad altre 25 persone, tra cui l’attuale vicesindaco (ora con funzioni di sindaco) Francesca Malafoglia e l’assessore Emilio Giacchetti, oltre a componenti delle precedenti giunte, dirigenti e funzionari comunali e rappresentanti delle cooperative sociali cittadine. Una “illecita gestione della cosa pubblica” tra il 2011 e il 2016 a Terni , con un sistema “finalizzato a favorire le medesime cooperative sociali”. Secondo lo scenario delineato in un comunicato del procuratore di Terni Alberto Liguori nei bandi sarebbero stati inseriti requisiti per favorirne alcune. Gli investigatori ritengono poi che ci sia stato un “illecito” frazionamento dell’importo d’asta in modo da eludere Codice degli appalti e norme comunitarie. Approdando a un “risultato previsto e concordato” cioè l’aggiudicazione dell’appalto sempre alle stesse cooperative sociali (Alis, Ultraservizi, Gea e Asso). Per il verde pubblico urbano – è emerso dagli accertamenti – l’appalto è stato gestito “senza gara aperta” dal 2008 al 2015 per costi superiori a 2 milioni e 700 mila euro a carico del Comune mentre per quello all’interno del cimitero comunale il contratto “ha subito 63 proroghe”. I ternani sbigottiti reagiscono in vario modo, rabbia, rassegnazione, fiducua nalla giustizia.