Terrorismo, un arresto e un’espulsione a Brindisi: erano legati al killer di Berlino
Operazione antiterrorismo della Polizia: un cittadino congolese, in passato ospite del Centro per rifugiati di Brindisi, è stato arrestato mentre un marocchino, risultato in contatto con Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, è stato espulso dall’Italia. Dall’indagine della Digos di Brindisi, coordinata dalla Dda di Lecce e dalla Procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è emerso che i due facevano parte di una cellula salafita operante a Berlino e avevano aderito all’Isis.
I due islamisti erano legati al killer di Berlino Amri
I poliziotti della Digos di Brindisi hanno accertato la totale adesione all’ideologia dello Stato Islamico di Nkanga Lutumba e di un altro membro della cellula residente a Berlino, il 22enne marocchino Amri Soufiane, espulso dal territorio italiano. Quest’ultimo, peraltro, è risultato essere in contatto con il tunisino Anis Amri, autore dell’attentato al mercatino di Natale a Berlino il 19 dicembre 2016. Le attività tecniche hanno permesso di riscontrare il loro percorso di radicalizzazione religiosa e la disponibilità a compiere atti violenti, anche con il sacrificio personale, in diversi scenari operativi.
Erano pronti a fare attentati
Entrambi, dicono gli investigatori, avevano aderito all’Isis ed erano pronti a compiere azioni violente, fino al martirio, in diversi scenari operativi. Le indagini e le attività tecniche, svolte con il supporto del Servizio centrale Antiterrorismo e del Servizio di cooperazione internazionale, hanno inoltre consentito di individuare e neutralizzare i progetti della cellula, che era composta da 11 membri.