Putin: ci sarà presto un altro complotto mediatico contro Assad

12 Apr 2017 14:00 - di Antonio Pannullo

Mentre continua la gigantesca campagna di fango e di menzogne contro il presidente Bashar al Assad da parte dei governi occidentali, dei media internazionali e di chi ci crede, La Russia ha informazioni secondo cui “altre provocazioni”, perché così Mosca considera il bombardamento con armi chimiche contro civili a Idlib, sono in via di preparazione in altre località della Siria, vicino a Damasco. Lo ha affermato lo stesso presidente russo Vladimir Putin nella dichiarazione congiunta che ha tenuto al Cremlino insieme al presidente italiano Sergio Mattarella. “Abbiamo informazioni provenienti da diverse fonti sulla preparazione di provocazioni – non posso chiamarle in altro modo- in altre regioni della Siria, inclusi quartieri della periferia meridionale di Damasco dove, secondo i piani, si dovrebbero gettare sostanze e accusare di questo le autorità siriane”, ha affermato Putin, sottolineando che “è necessaria una inchiesta su ogni incidente di questo tipo”. È necessario “prima accertare i fatti e poi prendere le decisioni giuste”. Lo ha detto il presidente russo Putin nella dichiarazione congiunta che ha tenuto al Cremlino insieme al presidente italiano Sergio Mattarella. Putin ha quindi ribadito che Mosca si rivolgerà alle Nazioni Unite per l’avvio di una inchiesta sull’impiego di armi chimiche a Idlib. Putin ha quindi ribadito quanto aveva già affermato il suo ministro degli esteri Sergei Lavrov, ovvero che il raid americano contro la base siriana di Shayrat “ricorda decisamente gli eventi del 2003, quando gli Stati Uniti avevano esibito prove di armi chimiche a loro dire trovate in Iraq”. Mosca intende rivolgersi formalmente alla Corte internazionale di giustizia dell’Onu all’Aja per chiedere una inchiesta sull’attacco contro i civili di Idlib.

Mattarella a Putin: serve una soluzione politica

Serve una ”soluzione politica” per risolvere la crisi in Siria. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista ai media russi. ”La Russia – ha sottolineato – storicamente ha una presenza importante in Siria e ha un ruolo da svolgere certamente tra i più decisivi. Ne abbiamo parlato con il presidente Putin in maniera molto serena e costruttiva, esprimendo ognuno la propria posizione. Io credo che la soluzione in Siria non possa essere militare. È una soluzione politica che va ricercata. E questa va ricercata, anzitutto, tra gli attori siriani, tra le parti siriane che oggi si combattono, perché trovino un’intesa tra di loro. Questo non è facile. La Russia può svolgere un ruolo decisivo, molto importante”. Il capo dello Stato ha, quindi, ribadito la ”condanna” dell’uso di armi chimiche, che ”è esecrabile”. ”Bisogna che tutti, e tra tutti anche la Russia, ha spiegato Mattarella, ”si adoperino con pressioni perchè non si ripetano più attacchi chimici”.

 

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