“Puniscono” la prof anche con il Lexotan: mamma di un alunno e la collega nei guai
Prima hanno accusato un’insegnante, sostenendo di aver avuto una condotta non opportuna nei confronti di uno studente. Hanno cercato di screditarla al provveditorato. Sono arrivati addirittura a drogarla con del Lexotan, messo a tradimento nel caffè.
Le indagini dei carabinieri di Erba
La vicenda è accaduta all’istituto comprensivo Rosmini di Pusiano. Dalle indagini dei carabinieri di Erba è emersa una situazione che ha dell’incredibile. Sue donne, entrambe quarantenni, sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking e lesioni personali aggravate in concorso. Insegnante una, presso lo stesso istituto, e mamma la seconda, amiche e unite nell’efferato tentativo di rendere un inferno la vita di un’altra donna.
Lo stalking e la storia del Lexotan
La vittima, come riportano i quotidiani locali, aveva ritirato il diario a uno studente per fare alcune valutazioni di tipo scolastico. Proprio per questo, all’uscita da scuol, l’insegnante vittima avrebbe ricevuto gli insulti da parte della madre del ragazzo. Nei mesi successivi la donna avrebbe poi ricevuto diversi richiami e richieste di giustificazioni dalla dirigenza scolastica e dal provveditorato. Fino all’episodio più grave, lo scorso dicembre: durante una pausa caffè a scuola l’insegnante avrebbe offerto il caffè alla collega, correggendolo con alcune gocce di Lexotan, potente ansiolitico.
L’arrivo dell’ambulanza
La donna è stata soccorsa dal 118 per il malessere accusato. A quel punto non ha più retto e ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri che, a fine dicembre, hanno avviato le indagini culminate con l’ordinanza di arresto domiciliare per entrambe le donne, insegnante e mamma. Il tutto è stato confermato dalle conversazioni che le due si scambiavano via telefono e via sms: “C. hanno fatto effetto è bella piena” avrebbe scritto l’insegnante all’amica “Ben le sta st…a malefica” e ancora “ma quante gocce le avrò dato?”.