Morgan contro tutti: la «De Filippi? È come la strega di Biancaneve» (video)
È un fiume in piena Marco Castoldi, in arte Morgan, e come tutti in ogni straripamento che si rispetti deborda. Esagera. Spara nel mucchio e colpisce un intero sistema: il sistema De Filippi, come è stato prontamente ribattezzato. E così, nel raccontare su Facebook le ragioni del suo divorzio televisivo dalla trasmissione Amici, l’artista lancia pesanti accuse agli organizzatori del talent, mettendo in discussione struttura e finalità del celebre talent, soprattutto nel j’accuse secondo cui, «del talento dei ragazzi non interessa niente a nessuno»…
Il j’accuse di Morgan postato su Facebook
Fedele alla propria immagine di constestatore, di artista anarcoide, di ribelle ante-litteram ma a favore di telecamera – fosse anche solo quella che ne registra parole in libertà e citazioni erudite su Facebook, cedendo alle lusinghe dell’autocelebrazione – in realtà Morgan è finito per diventare prigioniero dei cliché contro cui tanto ha puntato il dito finora, e così, proprio negli studi di Amici ha provato a liberarsi di schemi e look contestatari che ha fin qui adottato e sponsorizzato, e da anarchico dichiarato, ha rovesciato le carte in tavola. E già nei giorni scorsi, prima dell’addio durante il serale, quando ai ragazzi a cui avrebbe dovuto fare da coach rilanciava dicendo: non dovete essere anarchici, non serve a nulla. Così, tanto per destabilizzare un altro po’ e provare a rinverdire smalto formale e appeal mediatico del suo personaggio dai contorni sempre più sbiaditi ormai, che mescolano senza soluzione di continuità la sua anima di affabulatore colto e talentuoso con quella del solito fustigatore dei costumi televisi. Un’illuminazione tardiva sulla via di Damasco? Forse, o forse no. Di sicuro, quella che si è appena lasciato alle spalle Morgan è un’occasione sprecata: e la direzione artistica al talent di maggior successo degli ultimi anni si è ridotta a rappresentare semplicemente l’ultima opportunità di rinnovare l’ennesima – stanca – uscita di scena tra le critiche di colleghi e artisti in erba affidati alle sue cure, e i fischi del pubblico.
Morgan contro tutti. Ancora una volta…
Mai come questa volta, infatti, Morgan è riuscito a inimicarsi davvero tutti: dalla padrona di casa – che in una video-intervista al Corriere della sera è arrivato a paragonare alla «strega di Biancaneve» – al pubblico in studio, bollato spregiativamente come platea di «bimbiminkia»; passando per i suoi allievi, i concorrenti della squadra bianca dell’agone musical-televisivo: quelli che avrebbe dovuto istruire e valorizzare e che invece è riuscito solo a mettersi contro. quelli che ha perso tempo a rimproverare per il fatto di non conoscere Sergio Endrigo invece che provare a insegnare loro chi era e cosa ha scritto e cantato. E così, in questa parabola discendente che ha visto Morgan, ancora una volta, passare da giudice impietoso a imputato spregiudicato, l’accusa è soprattutto una: si è presentato come coach ma ha finito per giocare solo per se stesso, e contro tutti, compagni di spogliatoio compresi…