L’omaggio della Rai all’indimenticabile Mago Zurlì, padre della Tv dei ragazzi
Uno speciale per ripercorrere la carriera artistica e televisiva dell’indimenticabile Mago Zurlì, scomparso lo scorso 23 marzo. A Cino Tortorella, ideatore, conduttore e autore di notissimi e fortunati programmi per bambini e ragazzi, Rai Cultura dedica il documentario “Cino Tortorella. La Tv dei Ragazzi”’, in onda domenica 2 aprile su Rai Storia. In primo piano, la nascita del programma dedicato ai più giovani, trasmesso per la prima volta il 3 gennaio 1957 e voluto da Umberto Eco, allora funzionario Rai. Uno spettacolo di mimi, di fantasia, di creatività curata e intelligente che battezza la Tv dei ragazzi, la programmazione pomeridiana della Rai, che vede Tortorella protagonista con lo Zecchino d’Oro per i più piccoli.
L’omaggio di Rai Cultura a Mago Zurlì
Il mago Zurlì e i suoi sketch con il pupazzo Topo Gigio, la partecipazione del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, diretto da Mariele Ventre, hanno scritto un importante capitolo nella storia della televisione e del costume italiano. L’omaggio di Rai Cultura ricostruisce la carriera di Tortorella, che è stato autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione dedicata ai ragazzi delle scuole medie, in onda ininterrottamente dal 1961 al 1972. Un telequiz con una gara tra squadre provenienti da due scuole medie italiane, su argomenti scolastici e di cultura di base, proposti dal conduttore. Il premio per la squadra vincitrice era costituito da un’enciclopedia che veniva assegnata alla scuola di provenienza. Lo Zecchino d’Oro e Chissà chi lo sa? – come racconta il documentario attraverso interviste e documenti d’archivio – hanno segnato la formazione e la crescita della popolazione giovane del Paese. Una formazione e una crescita alle quali Cino Tortorella ha dato un contributo decisivo.