Il costo del conto corrente: ecco le regole per pagare meno spese
Il costo del conto corrente: come scegliere tagliando sulle spese. In media, denunciano le associazioni dei consumatori, il conto corrente costa quasi 150 euro all’anno. Un po’ meno quello on line pari a poco più di 100 euro. Ogni conto corrente ha canoni fissi, che bisogna sostenere per tenere in vita il conto, e quelli variabili che dipendono dal numero di operazioni che effettuiamo. Ecco quali sono le voci che concorrono alle spese del conto:
Canone. Va pagato annualmente o mensilmente e comprende un determinato numero di operazioni
Imposta di bollo . È dovuta solo perché abbiamo aperto un conto corrente
Commissioni per le operazioni. Spese per bonifico, per prelievi con carta di credito o bancomat, domiciliazione delle bollette o assegni. Cambiano a seconda della banca scelta e, in alcuni casi, possono essere gratuite
Carta bancomat. In alcuni casi può essere a pagamento
Estratto conto e invio cartaceo delle comunicazioni . Il riepilogo dei movimenti e il saldo sull’home banking è gratuito, mentre la versione cartacea ha un costo che varia a seconda dell’istituto di credito così come se ti viene spedito a casa
Spese di chiusura del conto corrente . La legge a oggi le proibisce, ma meglio controllare sempre che non ci siano addebiti
È bene, quindi, tenere a mente regole per limitare al massimo le spese:
1) non prelevate con il bancomat da un’altra banca. Può arrivare anche a costare 2 euro
2)evitate di fare i bonifici in banca
3) non andate in rosso senza fido e non uscite dal fido. La Commissione d’istruttoria veloce (Civ) si applica in caso di sconfinamento sul conto corrente o a valere su carte di credito. Serve a sostenere una serie di attività interne, dette appunto di ‘istruttoria’, ad esempio accesso alle banche dati o ricerche sul cliente, che vengono retribuite con l’addebito della Civ. Costa in media 50 euro e scatta ogni volta che si sconfina di 500 euro o di una cifra più bassa ma per sette giorni di seguito
4) non ritirate i contanti allo sportello
5) basta una carta di credito, non di più
6) l’home banking non sempre è gratis, non datelo per scontato soprattutto per quanto riguarda i bonifici
7) conoscere le spese serve perché si può sempre contrattare con la banca che non vuole certo perdere un cliente