Braccio di ferro Usa- Nord Corea: occhi puntati sulla Cina. E la portaerei americana…
Un braccio di ferro a tre, quello in corso ormai da settimane tra Stati Uniti, Corea del Nord e Cina. Un gioco di equilibri di potere che tra annunci propagandistici e affondi diplomatici continua ad alimentare i timori e il rischio di possibili ritorsioni. Non a caso, infatti, proprio poco fa il vice presidente americano, Mike Pence ha ribadito, dopo il suo incontro con il premier australiano Malcolm Turnbull, che Washington si aspetta che la Cina usi in modo più efficace la sua influenza per fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang e che, ancora, tutte le opzioni, compresa quella militare, sono “sul tavolo” per contrastare la minaccia delle armi nucleari della Corea del Nord.
Usa-Corea del Nord: occhi puntati sulla Cina
I toni si fanno sempre più aspri e le minaccie più concrete: “Se la Cina non è in grado di gestire la Corea del Nord, gli Stati Uniti ed i nostri alleati lo saranno”, ha detto Pence definendo quella nordcoreana la “minaccia più urgente e pericolosa” per la pace e la sicurezza nell’Asia Pacifico. “Mentre tutte le opzioni sono sul tavolo – ha ribadito – fatemi assicurare che gli Stati Uniti lavoreranno a stretto contatto con l’Australia, e con gli altri nostri alleati della regione e con la Cina per esercitare pressione economica e diplomatica sul regime“. Ma, come ha ricordato il premier australiano che ha puntato il dito contro “il regime irresponsabile e pericoloso nordcoreano che mette la pace e la stabilità della nostra regione a rischio: gli occhi del mondo sono su Pechino”…
Pence, la portaerei americana verso il Mar del Giappone
Intanto, mentre gli incontri diplomatici rinnovano vecchie alleanza e siglano nuovi accordi, la macchina militare continua ad oliare i suoi ingranaggi: la USS Carl Vinson, la portaerei americana al centro delle polemiche dopo quanto emerso sul fatto che, quando Donald Trump la dava in rotta verso la penisola, invece navigava in direzioni opposta, sarà nei prossimi giorni, prima della fine del mese, nelle acque del Mar di Giappone. E ad annunciarlo è stato ancora una volta lui, il vice presidente americano Mike Pence, in visita in Australia, dove inizialmente era diretta la portaerei per un’esercitazione. “Ci aspettiamo che sarà in posizione nel Mar di Giappone nei giro di qualche giorno, prima della fine del mese”, ha detto Pence parlando con i giornalisti dopo l’incontro con il premier Turnbull. E l’ennesima pedina sullo scacchiere degli annunci e delle prove di forza a distanza ravvicinata è piazzata.