Vicepremier turco faccia di bronzo: accusa Paesi europei di crimini contro l’umanità

10 Mar 2017 14:29 - di Tito Flavi

Non c’è davvero limite all’indecenza di certa propaganda politica. Germania, Olanda e Austria starebbero commettendo “crimini contro l’umanità” perché fornirebbero “sostegno” a  gruppi terroristici. Lo ha dichiarato  senza pudore il vice premier turco, Nurettin  Canikli, che ha puntato il dito contro i tre Paesi europei con il  quale Ankara ha aspramente polemizzato nelle ultime settimane.  Dire che quella  del vicepremier Canikli sia una faccia di bronzo è dire poco. Se c’è un Paese che non può dare lezioni a nessuno in tema di diritti della persona, questo Paese è proprio la Turchia di Erdogan, soprattutto dopo il fallito golpe dell’estate scorsa. La repressione del “Sultano” è stata terrificante. Sono 60mila le persone arrestate, interdette o sollevate dai pubblici uffici dopo il 15 luglio, come fossero già custoditi in una lista pronta.

Il pretesto di quest’attacco è poi, a dir poco, risibile.  Il vicepremier attacca Berlino, L’Aja e Vienna, perché i tre governi preso posizione,  legittimamente e opportunamente ,  contro la  partecipazione di esponenti del governo turco a eventi elettorali  legati al referendum costituzionale che si terrà in Turchia il 16  aprile. “Sostenere il terrorismo e i terroristi non ha altro significato” che  compiere “crimini contro l’umanità”, ha sottolineato Canikli, le cui  dichiarazioni sono state trasmesse dalla tv turca. In particolare,  stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Dpa, il vicepremier  ha accusato la Germania di aiutare il Pkk fornendo aiuti economici  all’organizzazione curda che Ankara considera terroristica e ha  ribadito che quelle di Berlino sono “pratiche naziste”. “L’Europa – ha proseguito – supporta organizzazione terroristiche sanguinarie e non è più una regione di libertà”. Ogni, ulteriore commento è superfluo 

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