Vicepremier turco faccia di bronzo: accusa Paesi europei di crimini contro l’umanità
Non c’è davvero limite all’indecenza di certa propaganda politica. Germania, Olanda e Austria starebbero commettendo “crimini contro l’umanità” perché fornirebbero “sostegno” a gruppi terroristici. Lo ha dichiarato senza pudore il vice premier turco, Nurettin Canikli, che ha puntato il dito contro i tre Paesi europei con il quale Ankara ha aspramente polemizzato nelle ultime settimane. Dire che quella del vicepremier Canikli sia una faccia di bronzo è dire poco. Se c’è un Paese che non può dare lezioni a nessuno in tema di diritti della persona, questo Paese è proprio la Turchia di Erdogan, soprattutto dopo il fallito golpe dell’estate scorsa. La repressione del “Sultano” è stata terrificante. Sono 60mila le persone arrestate, interdette o sollevate dai pubblici uffici dopo il 15 luglio, come fossero già custoditi in una lista pronta.
Il pretesto di quest’attacco è poi, a dir poco, risibile. Il vicepremier attacca Berlino, L’Aja e Vienna, perché i tre governi preso posizione, legittimamente e opportunamente , contro la partecipazione di esponenti del governo turco a eventi elettorali legati al referendum costituzionale che si terrà in Turchia il 16 aprile. “Sostenere il terrorismo e i terroristi non ha altro significato” che compiere “crimini contro l’umanità”, ha sottolineato Canikli, le cui dichiarazioni sono state trasmesse dalla tv turca. In particolare, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Dpa, il vicepremier ha accusato la Germania di aiutare il Pkk fornendo aiuti economici all’organizzazione curda che Ankara considera terroristica e ha ribadito che quelle di Berlino sono “pratiche naziste”. “L’Europa – ha proseguito – supporta organizzazione terroristiche sanguinarie e non è più una regione di libertà”. Ogni, ulteriore commento è superfluo