Vibratore coi rimborsi elettorali: condannato consigliere a Bolzano
Aveva comprato un vibratore e altri sex toys con i rimborsi elettorali. Per questa spesa e per altre ritenute ingiustificate, il consigliere regionale Pius Leitner del partito independentista sudtirolese Freiheitlichen è stato condannato a due anni di reclusione con l’accusa di peculato. Assolta, invece, la sua compagna di partito Ulli Mair.
Lo scontrino del vibratore ottenuto dalla Guardia di Finanza
Come ha detto la difesa di Leitner, ora è a rischio la carica politica del consigliere sulla base della legge Severino. La difesa ha annunciato che farà ricorso. L’inchiesta aveva preso il via tre anni fa, con l’esame dei rimborsi dei gruppi del consiglio provinciale di Bolzano, con la Guardia di Finanza che aveva acquisito tutta la documentazione. Fra il materiale sequestrato era saltato fuori uno scontrino, datato 16 maggio 2012, per l’acquisto del vibratore e di altri oggetti all’interno di un sexy shop, per una spesa complessiva di 64,92 euro.
Per l’acquisto del vibratore assolta la compagna di partito
In un primo momento la consigliera Ulli Mair – raggiunta telefonicamente dal portale news altoatesino Goinfo – aveva parlato di un «regalo», poche ore dopo è invece seguita la smentita del partito. «Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega» racconta Goinfo la consigliera provinciale. «Lui – ha aggiunto, sempre secondo il sito – è una persona avvezza alla burla, è un mattacchione. E così, abbiamo pensato di fargli un regalo di compleanno, decisamente un po’ spinto, tutto qua». Mair poi non è stata più raggiungibile per i giornalisti. «Dobbiamo verificare, se fosse così non sarebbe corretto», aveva detto lo stesso capogruppo Pius Leitner. Poche ore dopo il partito aveva comunicato che «le notizie non corrispondono ai fatti», riservandosi di adire le vie legali. Ora la condanna, che riporta a verità. Il vibratore e gli altri due oggetti erotici erano stati impiegati