Ungheria, ok alla detenzione in campi container per chi richiede asilo
L‘Ungheria stringe le maglie sui migranti. Il parlamento ungherese ha dato il via libera a un progetto di legge che prevede la detenzione per i tutti i richiedenti asilo. Durante le procedure di richiesta del visto, i migranti saranno portati in campi container al confine con la Serbia. L’iniziativa era stata già annunciata nelle settimane scorse dal premier Viktor Orban «in risposta ai recenti attacchi terroristici in Europa compiuti dai migranti». Come riporta il Fatto quotidiano, il provvedimento, abrogato nel 2013 per le pressioni dell’Unione europea e dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, è stato approvato con 138 voti a favore, 6 contrari e 22 astenuti. Per Orban, si legge ancora sul Fatto, «l’emigrazione è solo un cavallo di Troia del terrorismo» e ha avvertito che al momento «centinaia di migliaia di persone stanno pianificando di partire alla volta dell’Europa».
Ungheria, ecco quando era in vigore la norma
La norma, si legge ancora sul Fatto, entra in vigore solo quando il Paese si trova in stato di allerta per un’immigrazione di massa: Budapest l’ha decretato dalla fine del 2015. Al momento, secondo le stime di alcune ong, in Ungheria vi sono quattrocento richiedenti asilo ma il governo ha prorogato fino a settembre lo stato di emergenza migratoria. L’Ungheria permette che venticinque persone al giorno presentino la propria domanda di asilo nelle zone di transito.
Il ripristino della misura
Il governo aveva annunciato il ripristino della misura il 10 febbraio. «La libertà di movimento di queste persone sarà revocata – spiegava il vicepremier Janos Lazar in conferenza stampa – costoro dovranno restare in un solo luogo appositamente scelto per loro. Questo luogo sarà il confine dello Stato, dove verranno sistemati container capaci di ospitare 200-300 persone. I migranti dovranno aspettare lì la risposta alla loro domanda di asilo».