Svelata l’operazione “London Bridge”: il piano per la morte di Elisabetta II

17 Mar 2017 12:12 - di Viola Longo
london bridge

Un piano segreto studiato nel minimo dettaglio, che sarà attivato da una telefonata con una frase in codice: «London Bridge is down». È l’operazione “London Bridge” approntata per la morte della Regina Elisabetta e svelata dal Guardian alla vigilia del 91esimo compleanno della più longeva sovrana britannica: il 21 aprile compirà 91 anni.

Un piano per ogni sovrano 

Il piano esiste dagli anni Sessanta e non è una novità: ogni sovrano ha avuto il suo. Quello per il papà di Elisabetta, Giorgio VI, si chiamava, per esempio, “Hyde park corner”; quello per la regina madre, scomparsa nel 2002, “Tay Bridge”. Fu lo stesso usato per l’improvvisa scomparsa di Lady Diana. 

Una linea sicura per avvertire il premier britannico

Il primo a ricevere la telefonata della morte di Elisabetta sarà il premier britannico, immediatamente allertato a qualsiasi ora del giorno o della notte dal segretario privato della sovrana, Sir Christopher Geidt. Successivamente, dal Foreign office global response centre, la cui sede è segreta, partiranno le chiamate per gli altri 15 Paesi di cui Elisabetta è capo di Stato e per i 36 che fanno parte del Commonwealth. Tutte le chiamate passeranno su una linea sicura. 

La Bbc simulano il “London Bridge” due volte l’anno

E un canale telefonico dedicato e blindato sarà anche quello usato per informare i mezzi di comunicazione, partendo ovviamente dalla Bbc. Per la morte dei sovrani la tv pubblica ha un protocollo che risale al 1930 e che viene simulato due volte l’anno. Esercitazioni periodiche vi vengono fatte anche da altre emittenti, come Sky News e Itn, che hanno assegnato alla sovrana il nome in codice di Mrs Robinson. Il piano coinvolge, però, anche i programmi di intrattenimento: quando i dj vedranno accendersi una luce blu sulla tastiera sapranno che è arrivato il momento di passare la linea alle news, mandano nel frattempo una «musica inoffensiva». 

Cosa avviene dopo il “D-day” 

Quanto alla carta stampata, il Times ha pronto un “coccodrillo” lungo 11 giorni: tanto durerà la pubblicazione di articoli, già predisposti, dopo la morte della sovrana. I funerali nella Abbazia di Westminster, del resto, avverranno nel D9, il nono giorno dopo quello del triste evento, che sarà chiamato D. I giorni successivi, quindi, saranno D1, D2, D3 e così via. Alle esequie è prevista la partecipazione di 2mila invitati, molti dei quali reali e capi di Stato di tutto il mondo. 

L’investitura di Carlo

L’incoronazione di Carlo, che salirà al trono con il nome di Carlo III, invece, avverrà subito. Il primo passaggio formale sarà il gesto di sottomissione che i figli faranno baciandogli la mano, poi ci saranno l’investitura e il primo discorso da re alla nazione. Per ora, comunque, sembra esserci ancora tempo: nonostante l’età, la Regina continua a godere di ottima salute.

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