Prato, cinese sfruttava clandestini: tenuti in soffitta, vivevano nell’eternit
Denunciato un imprenditore cinese per sfruttamento di manodopera clandestina: gli operai venivano fatti dormire in soffitta e i pasti serviti in una baracca di eternit. Durante l’ultimo controllo della squadra interforze, coordinato dai carabinieri, svoltosi in località Narnali – Zona Verde, sono state rilevate numerose violazioni. I militari e gli agenti della polizia municipale hanno controllato una ditta di confezioni gestita da un imprenditore di nazionalità cinese. Al momento dell’accesso erano al lavoro sei persone, di cui tre prive di documenti personali e di soggiorno risultati al controllo eseguito dai carabinieri in stato di clandestinità. E’ scattata la denuncia per l’imprenditore per favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. I tre clandestini erano alloggiati nei locali sottotetto dell’abitazione il cui accesso è risultato essere nascosto da un mobile. La polizia municipale ha individuato il passaggio al sottotetto e, una volta spostato il mobile che occludeva la porta di accesso alla scala metallica conducente alla soffitta, gli agenti hanno trovato un intero piano adibito a dormitorio in assenza di adeguati requisiti igienico-sanitari. L’immobile è stato sequestrato. Nel resede del fabbricato è stata trovata una baracca coperta di eternit utilizzata come refettorio. L’esterno del complesso edilizio è apparso in particolare stato di degrado con rifiuti, un relitto di auto e materiale di ogni genere ammassato in maniera disordinata. L’imprenditore, il proprietario e l’affittuaria sono stati deferiti alla autorità giudiziaria. L’attività imprenditoriale è stata sospesa dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e tutti i macchinari sono stati sottoposti a sequestro da parte della polizia municipale.