Aiuti alle famiglie, la Regione Lombardia “corregge” l’Isee. Ecco come
Via libera del Consiglio regionale della Lombardia al progetto di legge sul “fattore famiglia” lombardo. Con 40 voti favorevoli, 12 contrari e 17 astensioni, l’Aula del Pirellone ha approvato il provvedimento che introduce un indicatore per “correggere'” l’Isee, integrandolo, e consentire alle famiglie di accedere a meccanismi di premialità per usufruire, sin da subito, di servizi scolastici, trasporto pubblico locale, servizi al lavoro e abitazione. Resta esclusa, invece, l’edilizia residenziale pubblica.
La dotazione finanziaria per il 2017 ammonta a 1,5 milioni di euro, mentre per il 2018 e il 2019 sarà pari a 3 milioni. Il provvedimento, spiega il relatore del testo Alessandro Colucci, consigliere regionale di Lombardia Popolare e presidente della commissione Bilancio, «porta a conclusione un percorso da tempo richiesto dalle associazioni familiari, garantendo più equità per le famiglie lombarde che vedranno pienamente riconosciuti i carichi di assistenza e cura svolti nei confronti dei suoi componenti più fragili, dai figli ai disabili, senza dimenticare gli anziani non autosufficienti».
In sostanza, il sistema valuta il numero dei componenti del nucleo familiare, includendo i nuclei monogenitoriali e tenendo conto del patrimonio mobiliare e immobiliare, della situazione reddituale e patrimoniale posseduta anche all’estero e della eventuale presenza di persone con disabilità o non autosufficienti. Sono previsti elementi di priorità per le famiglie che hanno un mutuo per l’acquisto della prima casa, per l’anzianità di residenza in Lombardia, per la presenza di persone anziane e per le madri in accertato stato di gravidanza o con minori in affido, oltre a criteri di residenzialità: «Con l’indicatore – sottolinea Colucci – andremo a ristabilire una maggiore equità nel trattamento delle famiglie riconoscendo il ruolo centrale che ricoprono nella società e per il mantenimento del sistema Paese».