Epatite C, c’è il via libera all’acquisto dei farmaci dall’estero: tutte le regole
Dal ministero della Salute le istruzioni operative per l’importazione di specialità medicinali dall’estero. La circolare del dicastero sull’import per uso personale di farmaci da Paesi stranieri, firmata qualche giorno fa, segue le “numerose segnalazioni pervenute”in merito ai cosiddetti “super-antiepatite C” sequestrati nei mesi scorsi in porti ed aeroporti e poi ‘sbloccati’ dai tribunali. Quella del ministero è una scelta che farà discutere. La possibilità di un import “fai da te” riguarda infatti medicinali innovativi registrati all’estero ma non in Italia. È il caso dei super-farmaci gioiello contro l’epatite C, ma anche di numerosi farmaci innovativi dai prezzi elevati.
Farmaci anti-epatica C: le condizioni per l’import
Il caso del pensionato milanese
Recentemente ha destato scalpore il caso del pensionato milanese che aveva acquistato il super-farmaco anti-epatite in India per uso personale: il medicinale era stato bloccato alla dogana e poi sbloccato dal Tribunale del riesame di Roma. La sentenza aveva messo in chiaro che il farmaco importato e regolarmente prescritto da un medico italiano per la cura dell’epatite C non può essere considerato una importazione con fini commerciali, “ma esclusivamente a uso personale”. Il ministero, con le sue istruzioni operative, fa chiarezza dunque sui diversi casi in cui l’import è consentito, richiedendo l’impiego di un modulo ad hoc destinato al medico curante.