Costringeva la moglie a prosituirsi, accompagnandola fino in strada: arrestato
È una storia di avidità, malvagità e perversione, quella che arriva dalla provincia di Bergamo. Una storia che, anche in questo 8 marzo che dovrebbe solennizzare il rispetto dovuto alle donne, racconta invece una vicenda di violenza e sopraffazione, degrado e maltrattamenti fisici e psicologici.
Costringeva la moglie a prostituirsi: arrestato
Una storia che, almeno per il momento, si è conclusa con il fermo dell’aguzzino e sfruttatore: un 57enne residente in provincia di Bergamo, arrestato dai carabinieri di Milano in quanto responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, porto d’armi e oggetti atti ad offendere, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un curriculum criminale di tutto risopetto, il suo, e una denuncia penale decisamente poliedrica che, nel confermare la pericolosità del soggetto e dei suoi loschi affari, comprende anche l’abuso inferto alla moglie, che l’uomo costringeva a prostituirsi. La donna, una 39enne moldava, veniva accompagnata nell’area di servizio lungo la Strada Provinciale 121, nei pressi di Agrate Brianza (Monza), e lì costretta a procacciarsi clienti e guadagnare denaro.
L’ultimo precedente analogo a Spoleto
L’ultimo sconcertante caso analogo è quello registratodalla cronaca a Spoleto (in Umbria), dove un padre orco e il sedicente fidanzatino straniero, costringevano con le minacce e il raggiro una 26enne a prostituirsi. Per indurla a fare quello che i due mostruosi congiunti volevano che la ragazza facesse, il padre la ricattava dicendole che l’avrebbe cacciata di casa se lei non avesse incontrato i clienti che lui stesso le procurava, mentre il “fidanzato” romeno, sfruttando l’infatuazione che la giovane vittima dimostrava per lui, le diceva che l’avrebbe lasciata.