Tassa sulla via Crucis? Un «malinteso»: di nuovo bufera sulla minisindaca M5S
Certo, controllare un quadrante amministrativo ampio e muoversi su un raggio d’azione difficile come quello del IV Municipio (che comprende la zona Tinburtina che va da Casal de’pazzi a Pietralata, fin o a Casal Bruciato) non deve essere cosa facile, ma essere costretta alle errata corrige (e alle scuse di circostanza che invoca a giustificazione dell’errore giurisdizionale il malinteso) due volte nel giro di pochi giorni è davvero troppo persino per un distretto amministrativo vasto e variamente complicato come quello in questione.
Di nuovo bufera sulla presidente del IV Municipio
Municipio nelle mani della minisindaca del M5s, Roberta Della Casa, salita agli onori della cronaca politica appena quattro giorni fa in seguito al putiferio polemico scatenato dalla notizia – anche quella emendata e corredata da spiegazioni e giustificazioni di rito successive – delle deleghe a Bilancio e Trasparenza revocate all’assessore Emanuela Brugiotti, assente in quanto incinta, da parte della sudetta presidentessa grillina. Oggi, l’esponente movimentista al vertice del IV Municipio torna invece al centro della scena mediatica per quello che lei stessa ha poco fa è stata costretta a definire «un malinteso». E il “malinteso” in oggetto riguarda quanto apparso su alcuni quotidiani nelle ultime ore, secondo cui la processione prevista in un quartiere della perfieria sud-est della capitale, che rientrerebbe nel IV Municipio, indetta in occasione delle festività pasquali e organizzata da una delle parrocchie presenti nell’area, avrebbe dovuto pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico. Una “novità” che la Della Casa si è affrettata a smentire frettolosamente sostenendo che «non ci sono stati cambiamenti di alcun genere nel regolamento per le manifestazioni: è del 2002, e non avendolo modificato, le processioni religiose non devono nulla all’amministrazione. L’autorizzazione avviene in via formale e senza pagamento di alcuna tassa».
Tassa sulla via Crucis? «Solo un malinteso»
E sono due: costretta alla rettifica e a fare ammenda ancora una volta, allora, la minisindaca pentastellata ha anche aggiunto: «Il problema è nato perché nella richiesta inviata al Municipio si parla di tre iniziative – ha spiegato Roberta Della Casa – due sono processioni religiose, e quindi, ribadisco, non devono nulla, la terza invece riguarda una festa padronale che potrebbe prevedere l’allestimento di un palco o di bancarelle, che invece devono pagare la tassa per l’occupazione di suolo pubblico. C’è stato un malinteso nello scambio di comunicazioni tra parrocchia e uffici del municipio». Pace fatta, allora? Più che altro uno pari e palla al centro: resta sempre, però, il dubbio che la pasionaria movientista, che solo poco tempo fa in un’intervista rilasciata al Corriere della sera si descriveva come «un perito commerciale» che con gli amici aveva «fondato una band metal-rock», (di cui lei era front runner e cantante), di esperienza da maturare sul campo della politica – e sul terreno di gioco diplomatico – ne abbia davvero ancora molta da accreditare…