Michele Emiliano fa quattro parti in commedia. E Crozza lo castiga (video)
E bravo Michele Emiliano. Anche l’imitazione di Crozza. Roba che non gli farà certo passare l’appetito. Anzi. Emiliano s’è scoperto personaggio. Personaggio di “peso”: per volumetria politica e per stazza. E bravo Emiliano. Una, due, tre parti in commedia. Performance notevole. Se solo si pensa all’incognita di uno che, cercando di farsi spazio tra i protagonisti del dibattito a sinistra, ha rischiato di smarrire strada e partito. Le giravolte, in politica, sono pane quotidiano: lui, Emiliano un po’ ha esagerato. E un po’ ci ha marciato. Ci ha preso gusto a parlare alle platee. Talmente tanto da riprovarci per tre giorni di seguito e con tre differenti uditori: roba da Guinness! S’è candidato a leader del Pd post renziano alla direzione del Nazareno, sfidando qualche fischio della platea e gli sguardi torvi dell’Orfini di turno; s’è candidato a leader degli scissionisti infoiatissimi di D’Alema e Bersani riuniti al teatro Vittoria di Testaccio facendosi fotografare abbracciato fraternamente a Rossi e a Speranza; s’è candidato leader della vagheggiata, ennesima riunificazione a sinistra che si era raccolta in quel di Rimini e che però è poi finita con l’ennesima spaccatura. Tre parti in commedia: troppi, anche per un bulimico divoratore di cozze pelose. Troppi per non suscitare l’interesse di Crozza che infatti, appena s’è chetato, l’ha fulminato con una sua parodia (che vi riproponiamo). Emiliano, non se l’è certo presa. E ha rilanciato a suo modo: “Sto facendo il presidente della Regione e vorrei soprattutto interessarmi delle questioni legate alla mia regione..” ha spiegato. E bravo: così le parti in commedia diventano quattro.