La “mente” dell’11 Settembre scrisse a Obama “testa di serpente”: colpa vostra
Gli attacchi dell’11 settembre furono una reazione “all’oppressione ed alla tirannia” degli Stati Uniti. Così Khalid Sheikh Mohammed, considerato la mente degli attentati a New York e Washington, da 14 anni rinchiuso a Guantanamo, giustifica la morte di tremila persone in una lettera che ha inviato a Barack Obama prima della fine del suo mandato. Lettera di 18 pagine nella quale si riferisce al destinatario come alla “testa del serpente”. “Non siamo stati noi a iniziare la guerra contro di voi l’11 settembre – sostiene il terrorista pachistano arrestato a Rawalpindi il primo marzo del 2003 ed in quell’anno sottoposto a 183 trattamenti di waterboarding, annegamento dissimulato.
Il terrorista a Obama: non abbiamo iniziato noi…
“Siete stati voi ed i dittatori del vostro Paese”. Gli attacchi, continua, sono stati “una reazione naturale alla politica distruttiva” degli Stati Uniti in Medio Oriente. La lettera è datata 8 gennaio 2015, ma è arrivata a destinazione alla Casa Bianca solo negli ultimi giorni del mandato del presidente democratico. “Allah ci ha aiutato a condurre gli attacchi dell’11 settembre – continua – distruggendo l’economia capitalista e mettendo a nudo tutta l’ipocrisia della vostra profonda convinzione nella democrazia e libertà”.