Il Coni apre all’Asi sulla promozione sportiva. Barbaro: “Si apre un dialogo”
Il consiglio nazionale del Coni riunitosi l’altro giorno a Roma ha diffuso un comunicato stampa molto eloquente in materia di promozione della cultura sportiva. Le conclusioni a cui è giunto il Comitato vanno nella direzione e nella sensibilità che da sempre l’Asi ha fatto proprie. «Leggo che il Comitato ritiene che i rapporti e le proporzioni tra il numero dei tesserati delle Federazioni e quello degli Enti di Promozione debba diventare un tema di riflessione in vista del prossimo quadriennio», dichiara Claudio Barbaro, presidente dell’Asi. Che spiega: «Questo passaggio è importate per due motivi: primo perché testimonia come il Coni sia sensibile ed attento alle istanze che gli vengono rappresentate da ASI. Recentemente, infatti, nel Coordinamento degli EPS – e non solo – ASI ha fatto notare la maggiore consistenza della base associativa degli Enti di Promozione Sportiva rispetto alle Federazioni Sportive Nazionali – oggettivata dai dati del Registro nazionale CONI – e la necessità di valorizzarla per rafforzare l’intero sistema sportivo».
Altro tema rilevante: «L’intenzione del Comitato rimanda ad un concetto a noi caro, – dichiara Barbaro – di cui ho parlato anche nella relazione programmatica con cui settimane fa mi sono presentato all’Assemblea nazionale di ASI: il ruolo propedeutico degli Enti rispetto all’azione delle Federazioni». Barbaro esprime soddisfazione «che il Coni abbia voluto rimandare i termini di attuazione del provvedimento delle discipline sportive ammissibili nel registro delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, intervenendo su una delibera (la n.1156/2016, ndr) che rischia di generare sportivi di serie b. Pur rimanendo integro l’impianto della delibera adottata, infatti, il differimento del termine temporale di entrata in vigore rappresenta un’apertura che lascia presagire disponibilità al dialogo.