Da sabato Azione Nazionale e La Destra a congresso per il polo sovranista
Sabato 18 e domenica 19 febbraio si svolgerà il Congresso di Fondazione di Azione Nazionale e La Destra, con l’obiettivo di costruire una nuova casa comune per la Destra, all’interno del “Polo sovranista” di centrodestra.
Congresso al Marriott Park Hotel
Il Congresso si svolgerà al Marriott Park Hotel (Via Colonnello Tommaso Masala n. 54). Alle ore 10 di sabato 18 febbraio cominceranno i lavori, che dureranno tutta la giornata fino a esaurimento del dibattito. Alle 10,30 presentazione e votazione del simbolo. Domenica 19 febbraio i lavori riprenderanno alle 9:30 per concludersi alle ore 13:00, subito dopo avranno inizio le votazioni per eleggere gli organi del movimento. L’intervento di Francesco Storace è previsto alle ore 16:30 di sabato 18 febbraio, quello di Gianni Alemanno alle ore 11:30 di domenica 19 febbraio.
La scelta del polo sovranista
Il punto di partenza è la casa comune della destra, ovvero la volontà di riunire i pezzi della diaspora seguita allo scioglimento di Alleanza nazionale. La formazione del polo sovranista ne consegue e punta all’unità del centrodestra attraverso le primarie estese a tutte le forze che si sono schierate per il No al referendum di Renzi. La scelta del sovranismo nasce dalla convinzione che la sovranità nazionale e popolare sia lo strumento fondamentale per governare la globalizzazione difendendo gli interessi popolari.
Gli interventi “esterni”
Invitati al congresso i Movimenti che hanno votato No al Referendum del 4 dicembre per un confronto sulle prospettive del centrodestra. Sabato interverranno Renato Brunetta(Forza Italia), Raffaele Fitto (Direzione Italia), Mario Mauro (Popolari per l’Italia), Nicolas Bay (Front National) e Martin Rothweiler (Allianz für Deutschland), Domenica interverranno Maurizio Gasparri (Forza Italia), Giancarlo Giorgetti (Lega Nord), Gaetano Quagliariello (Movimento IDeA). Domenica sono previsti gli interventi delle rappresentanze degli ambulanti in lotta contro la Direttiva Bolkestein e dei tassisti in lotta contro Uber.