Coppia di autisti Ncc utilizzava il figlio disabile per non pagare le multe

22 Feb 2017 18:21 - di Redazione

Non pagavano le multe con la scusa di un figlio disabile, ma hanno esagerato e i vigili hanno svelato la truffa che andava avanti danni. Con l’ipotesi di truffa e falso in atto pubblico, una coppia di coniugi residenti nel Frusinate s’è beccata una denuncia. Tutto è partito da una serie di ricorsi pervenuti all’Ufficio Contravvenzioni di Roma Capitale, sistematici, e tutti presentati con la medesima motivazione, ossia trovarsi a passare ai varchi Ztl per accompagnare il figlio disabile, e non per trasportare clienti. Nonostante avessero la possibilità di farlo i due imprenditori, conviventi e titolari di regolare di due società con licenza Ncc di un centro della provincia di Frosinone, non si erano mai iscritti alla lista dei veicoli abilitati, collezionando invece multe e presentando
continui ricorsi giustificando i passaggi come accompagnamenti al figlio. Tutti questi ricorsi (circa duemila), e tutti con medesima modalità di presentazione, hanno insospettito gli inquirenti che hanno iniziato ad osservare le mosse dei due, che per un anno circa sono entrati e usciti dal centro storico, su via Ambaradam, via Nazionale, via dei Fori Imperiali con due diversi veicoli e sempre con a bordo il figlio disabile, titolare di regolare contrassegno. Le ragioni ipotizzate di questo comportamento potrebbero essere quelle di cercare di eludere i controlli patrimoniali e fiscali, dichiarando un numero minimo di “corse”.

I viaggi inverosimili del Ncc

Purtroppo per i due, i controlli incrociati degli agenti hanno dimostrato che in alcuni casi il figlio si trovava accompagnato nello stesso momento in due punti opposti di Roma, in altri casi risultava invece presente a scuola, in Ciociaria: talvolta, invece, il figlio si trovava a “viaggiare” anche alle 3 di notte.
Gli investigatori, in forza al Comando Generale/PSO, e diretti da Antonio Di Maggio, hanno per ora denunciato i due per i reati di truffa ai danni di Roma Capitale e falso in atto pubblico. Le indagini comunque proseguiranno per la verifica di eventuali altri illeciti. Il Reparto ha tuttora in analisi le posizioni di decine di altre persone che hanno collezionato numerose multe o ricorsi: grazie al contatto costante con l’Ufficio Contravvenzioni, si prevede che questa attività possa portare presto alla scoperta di altri casi interessanti come questo.

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