Semi di cannabis agli iscritti: l’ultima campagna scandalo dei Radicali
Un seme di cannabis a ogni iscritto: la nuova campagna dei Radicali italiani per la liberalizzazione delle droghe (cosiddette) leggere parte con un’iniziativa choc. «Rilanciamo la mobilitazione popolare per fare pressione sul Parlamento perché riprenda e porti avanti velocemente la discussione sulla cannabis legale», dice il segretario dei Radicali italiani, Riccardo Magi.
Nasce il Radical Cannabis Club
La tessera del Radical Cannabis Club costa 10 euro e ad essa verrà allegato anche un seme di cannabis. «Insieme alla tessera abbiamo deciso di inviare a ogni socio un seme, come seme di libertà, con l’auspicio che tra un anno piantare questo seme non sia più reato», dichiara Magi, presentando la campagna in occasione del Comitato nazionale, insieme alla presidente Antonella Soldo, al tesoriere Michele Capano e ai più giovani tra i dirigenti e militanti che hanno lavorato all’iniziativa.
Piantare cannabis oggi è un reato punibile col carcere
Oggi secondo la legge tenere, regalare, cedere, spedire e vendere semi di cannabis infatti non è reato. Mettere un seme in un vaso, innaffiarlo e coltivare una pianta invece è un reato punibile con pena della reclusione da due a sei anni e con una multa da 5.164 euro a 77.468.
I semi di cannabis anche agli iscritti minorenni
La presidente di Radicali Italiani Antonella Soldo, ha ricordato che «anche i minori possono diventare soci del Radical Cannabis Club: la tessera junior costa 5 euro». Il target politico è chiaro, i ragazzi, con la speranza che vengano allettati dalla “canna libera”. «Saremo anche nelle scuole dove sempre più spesso i ragazzi ci invitano a parlare di antiproibizionismo», incalza Magi.
Cannabis anche ai direttori di giornali e tg
Radicali Italiani si prepara così a una nuova stagione della lotta antiproibizionista, inaugurata oltre 40 anni fa dal leader Marco Pannella. «Scenderemo ancora in strada, ci batteremo in parlamento e sui mezzi informazione: da domani infatti inizieremo a spedire le tessere onorarie con il seme di cannabis ai direttori di testata, ai leader di partito e ai capigruppo», fa sapere il tesoriere Michele Capano.