Piagnisteo della Cirinnà : “Unioni civili ok, ma i sindaci di destra ci boicottano”

15 Gen 2017 12:10 - di Guglielmo Gatti

“Celebro unioni civili in tutta Italia, viva la felicità”. Lo afferma Monica Cirinnà (Pd), intervistata da La Repubblica sul completamento dell’iter delle unioni civili, il cui boom, prevede, ci sarà in primavera. “È la stagione dei matrimoni – sottolinea Cirinnà – Fino ad ora si sono
sposate le coppie che avevano urgenza, e le coppie più anziane. È un meccanismo che si è messo in moto con lentezza, com’era prevedibile. E
soltanto adesso, con i decreti attuativi, tutte le criticità sono state superate”. La senatrice dem lamenta, tuttavia, un “boicottaggio” da parte delle “amministrazioni guidate dalla Lega e non solo. Con diverse modalità. Ad esempio negando la sala comunale e relegando le cerimonie in uffici defilati. Imponendo giornate separate per i matrimoni e le unioni civili. Vietando musica e altre ritualità. Addirittura presentandosi
senza la fascia tricolore”.

La Cirinnà si rammarica per la stepchild adoption

Ecco insomma le vere priorità per la sinistra italiana: il matrimonio egualitario, come chiedono le associazioni Lgbt, sottolinea Cirinnà, “è la prossima mèta. Le unioni civili sono state il primo e storico passo. Ma il fine, per quanto mi riguarda, è il matrimonio omosessuale”. Resta il rammarico per lo stralcio della stepchild adoption: “E’ stato è stato per me un vero dolore. La ritengo un diritto per i figli delle coppie omosessuali e per i loro genitori. Ma – conclude – è tutta la legge su questa materia che va riformata, a partire dall’accesso all’adozione per i single”.

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