Meloni: «Berlusconi ora sa cosa vuole la nostra gente. L’unità è possibile»
«Il messaggio che è arrivato dalla piazza non ha lasciato insensibile Silvio Berlusconi»: ne è sicura Giorgia Meloni che, intervistata dal Messaggero, ha risposto con grande chiarezza a chi le chiede se un listone unico comprendente Forza Italia sia possibile per le prossime elezioni. Del resto – fa notare la leader di FdI – per la prima volta domenica Silvio Berlusconi “ha detto un netto no agli inciuci e alla possibilità di una grande intesa con Matteo Renzi”. Mai Silvio era stato così chiaro, rileva Giorgia Meloni, che tira le somme politiche della manifestazione “Italia sovrana”. La risposta della piazza lancia “un messaggio forte e chiaro: si deve votare subito e non deve esserci spazio alcuno per le posizioni ambigue”. “Ora sembra esserci, dunque, una nuova consapevolezza da parte di Silvio Berlusconi e questo è un risvolto positivo della nostra iniziativa di piazza. Anche intervistata da Minoli, nel “faccia a faccia di domenica” aveva ribadito il concetto.
Giorgia Meloni invoca però chiarezza sul voto e la legge elettorale: «Forza Italia smetta di chiedere elezioni e contemporaneamente intese sulla riforma elettorale. C’è una contraddizione», spiega la Meloni. Quando le chiedono se crede alla “chiamata“ del 40% alle prossime elezioni risponde così: «Certo che lo crediamo. Perché ciò che sta accadendo nel mondo fa capire che le nostre idee – per esempio il no all’immigrazione e una politica che dica “prima gli italiani” possono essere maggioritari anche in Italia».
Ancora: ma lei è sicura che, alla fine, Berlusconi sarà della vostra compagnia?, le chiede il Messaggero: «È un uomo di grande intelligenza e che ha saputo leggere bene il sentimento popolare. Infatti lo hanno definito populista prima di appiccicare a noi questa etichetta». Del resto le sue parole sono state chiere: “Temo la grande coalizione, al voto con lega e destra”, ha dichiarato il leader di FI al Messaggero. La condizione numero uno che Giorgia Meloni chiede sono naturalmente le primarie del centrodestra sulle quali Berlusconi non è mai stato convinto. E su questo ci sono margini per lavorare. Poi, naturalmente chiarezza sui programmi: Europa, immigrazione, difesa dei confini, banche: «Confido che alla fine -conclude la Meloni – le coseche ci uniscono sarenno più di quelle che ci dividono».