L’ira di Pirozzi: “Senza risposte dal governo vengo a Roma con la gente di Amatrice”

24 Gen 2017 14:32 - di Guido Liberati

«Se entro 7 giorni non avremo procedure confacenti allo stato di guerra che stiamo vivendo, allora il sindaco di Amatrice scenderà in campo con una manifestazione con tutta la sua gente. E il mondo sarà in piazza con noi». Così Sergio Pirozzi a Radio Montecarlo. «Io penso – denuncia il sindaco di Amatrice – che la classe politica debba dare delle soluzioni, io ho indicato una linea, che è quella di abbandonare le procedure di pace per procedure più snelle». Il motivo? «Lo scenario è quello di guerra, può anche essere sbagliata ma allora trovino altre soluzioni per accelerare processi, qui la gente sta soffrendo e rischiamo se ne vada».

Pirozzi: “C’è chi specula sulla gente di Amatrice”

«Nessuno deve speculare sul dolore e sul disagio della mia gente», continua Pirozzi. «Nessuno provi ad utilizzare il fermento che c’è nella popolazione ormai spaventata e provata. Questa è una battaglia di civiltà, è una battaglia di tutti. Non è di destra e non è di sinistra, è un imperativo a cui tutta la classe politica è chiamata».

Pirozzi sollecita i deputati venuti ad Amatrice

«A fine dicembre – continua il sindaco – sono venuti ad Amatrice 14 deputati che rappresentavano tutto l’arco parlamentare. Pretendo che si facciano portavoce in Parlamento di ciò che hanno visto nella mia terra. Loro hanno toccato con mano tutti i problemi relativi allo smaltimento delle macerie, alla messa in sicurezza di edifici, alle gare e ai ritardi». Quindi il monito di Pirozzi: «Nessuno deve speculare sul dolore e sul disagio della mia gente». Poi l’avvertimento. «Se non dovessero arrivare risposte in tempi brevi sarebbe la sconfitta della ragione, allora io e la mia gente scenderemo in piazza».

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