L’America anti-abortista scende in piazza. Il vice di Trump è con loro

27 Gen 2017 15:20 - di Giovanni Trotta

A Washington inizia oggi una nuova èra anche per il movimento anti-abortista americano. Alla march for life, la marcia per la vita che si tiene ogni anno in occasione dell’anniversario della sentenza Roe v Wade con cui il 22 gennaio 1974 la Corte Suprema legalizzò l’aborto, infatti interverranno il vice presidente Mike Pence e Kellyanne Conway, consigliere della Casa Bianca, per dare un segnale forte delle posizioni fortemente anti-abortiste dell’amministrazione Trump. Lo stesso presidente Donald Trump, parlando ieri ai repubblicani riuniti a Filadelfia, si è detto convinto che oggi al Mall di Washington ci saranno tra 300mila e 600mila persone. “Ma non lo leggerete sui giornali”, ha affermato con riferimento alla guerra in corso con i media colpevoli, a sua detta, di aver dato notizie false sulla scarsa presenza di pubblico al suo giuramento. “Quando si tratta degli altri, allora sì che ne leggete”, ha concluso, con una frecciata alla grande attenzione data alla women’s march di sabato scorso, con centinaia di migliaia di persone che a Washington e tutta America hanno protestato contro di lui. La marcia  attraverserà il Mall di Washington per concludersi di fronte alla Corte Suprema, dove vi saranno i discorsi di Pence, Conway ed altri esponenti repubblicani.

Trump è molto vicino ai conservatori anti-abortisti

Nonostante nel 1999 si descriveva come un sostenitore del diritto delle donne di scegliere, Trump nella sua campagna elettorale ha puntato molto sul voto più conservatore e religioso e scegliendo un paladino del movimento anti-aborto come Pence ha dato una netta direzione pro life alla sua campagna prima e ora alla sua amministrazione. Non a caso uno dei primi decreti esecutivi firmati è stato quello con cui ha sospeso i finanziamenti ad ong e organizzazioni internazionali che hanno programmi di controllo delle nascite. Parlando a Filadelfia, Pence ha detto di “non poter essere più orgoglioso del fatto” che un presidente pro life come Trump abbia iniziato la sua presidenza firmando un ordine del genere. La marcia avviene a pochi giorni dall’annuncio da parte di Trump del nuovo giudice della Corte Suprema, che dovrebbe prendere il posto che era del defunto Antonino Scalia, vuoto ormai quasi da un anno perché i
repubblicani si sono rifiutati di confermare Merrick Garland, nominato da Obama. Più volte durante la campagna Trump-Pence, è stato ripetuto che la
scelta sarebbe caduta su un giudice anti-aborto per avvicinarsi all’obiettivo di rigettare la Roe vs Wade “nella cenere della storia, dove è il suo posto” come ha detto Pence.

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