Elicottero caduto, chi erano le sei vittime. Ora si cerca la scatola nera
Uno spazio protetto con un team di 12 psicologi a disposizione per sostenere i familiari delle 6 persone che hanno perso la vita nell’incidente che ha coinvolto un elicottero del 118, è stato attivato dalla Asl 1 Abruzzo, diretta da Rinaldo Tordera.
Saranno i tecnicia stabilire la causa dello schianto del velivolo sul Monte Cefalone, nel territorio comunale di Lucoli (Aq). Avaria, scarsa visibilità, errore umano: tutte le piste sono aperte ma solo dopo avere visionato la scatola nera gli inquirenti potranno dare una risposta più precisa.
Chi erano le sei persone che hanno perso la vita nello schianto
A perdere la vita tutti e sei gli occupanti: cinque membri dell’equipaggio, Walter Bucci, medico, Giuseppe Serpetti, infermiere, Davide De Carolis, tecnico dell’elisoccorso del Soccorso alpino, aquilani; Mario Matrella, tecnico di volo, foggiano, Gianmarco Zavoli, pilota, riminese. E anche lo sfortunato turista Ettore Palanca, romano.
Due di loro avevano lavorato all’hotel di Rigopiano
Il medico rianimatore Valter Bucci, 57 anni, aveva partecipato nei giorni scorsi alle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano. Originario di Rocca di Cambio (L’Aquila), proprio il Comune dove ha sede la stazione sciistica di Campo Felice, dove è morto. Lascia la moglie e una figlia. Anche il tecnico di elisoccorso Davide Nunzio De Carolis, 40 anni, aveva lavorato all’hotel Rigopiano. Era stato in prima linea anche nel terremoto di Amatrice.
Il tecnico di volo Mario Matrella, 42 anni, di Foggia, lascia la moglie e quattro figli. L’infermiere Giuseppe Serpetti, 59 anni, nato ad Arischia (L’Aquila), lascia la moglie e due figli, una bambina di sette e una di tre.
Lo sciatore Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, uno sportivo amante della montagna, lavorava all’hotel Cavalieri Hilton, lascia la moglie, Roberta Rossi, e un bambino di dieci anni.
Il piolota Gianmarco Zavoli, 46 anni, era originario di San Giuliano a Mare (Rimini).