Doppio attentato alla ditta di Andrea Bacci, imprenditore amico di Renzi

24 Gen 2017 17:16 - di Redazione

Indagini a tutto campo, da parte dei carabinieri di Firenze, per cercare di fare luce sul doppio atto intimidatorio che tra ieri mattina e la scorsa notte ha colpito
l’azienda di pelletteria Ab Florence di Scandicci, di cui è titolare l’imprenditore fiorentino Andrea Bacci, amico di Matteo Renzi

Sono cinque i colpi di pistola che sono stati sparati, la scorsa  notte, tra le 2 e le 4: due contro una vetrata della ditta e tre contro un’insegna. Ieri mattina due colpi di pistola erano stati sparati contro l’auto Mercedes di Bacci che era vuota e in sosta nel  parcheggio dell’azienda.

Nessuna pista è al momento esclusa, spiegano gli investigatori, compresa quella della malavita. Si indaga anche nell’ambito dei rapporti imprenditoriali di Bacci, che peraltro risulta indagato insieme ad altre sei persone, dalla Procura di Firenze, per reati che vanno dalle false fatture e ricorso abusivo del credito relativamente  alla sua attività professionale. La Procura di Firenze, in seguito ai  due episodi, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di minacce con armi.

Bacci, che riveste anche la carica di presidente della Lucchese Calcio, stamani si è recato in Procura,  accompagnato dai suoi avvocati, dove è stato sentito dai pubblici ministeri Luca Turco e Christine von Borries che già indagano sul  ricorso abusivo al credito e ai reati fallimentari nell’inchiesta che vede coinvolto l’imprenditore. Bacci è stato sentito sia relativamente ai procedimenti aperti sul suo conto che sul doppio episodi degli  spari di pistola contro la sua ditta.

I pm Turco e von Borries, con il coordinamento del procuratore capo  Giuseppe Creazzo, hanno aperto un fascicolo autonomo sugli spari che ipotizza il reato di minacce con armi. I rilievi balistici nel piazzale dell’azienda Ab Florence di Scandicci sono stati effettuati dalla sezione scientifica dei carabinieri.

Gli investigatori per ora non escludono nessuna pista di indagine, nemmeno l’ipotesi che i colpi esplosi fossero indirizzati ad un’altra persona rispetto a Bacci, che ieri mattina non era presente  nella ditta. Intanto, gli investigatori sono al lavoro per cercare di capire se esistano eventuali collegamenti tra i colpi di pistola e le inchieste che vedono Bacci indagato.

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