Capodanno, la lunga notte di feste e arresti finisce col tuffo di Mister Ok

1 Gen 2017 17:02 - di Ginevra Sorrentino

Capodanno, una festa allietata dalle prime nascite del 2017 e funestata dai ferimenti e dagli arresti di una notte di bagordi ed eccessi. Così, mentre, da Cagliari a Torino, venivano alla luce i primi nati del 2017 – Nicole, è la prima piccola partorita a Cagliari, mentre tre maschietti sono venuti alla luce a Torino: Alessandro, mamma italiana e papà albanese; Emanuele, nato da entrambi genitori italiani e Andrei, di origine romena – negli ospedali della capitale si gestiva l’emergenza soccorsi su tutto il territorio urbano e provinciale. E dalle 18 del 31 dicembre a questa mattina alle 8, la centrale operativa del 118 di Roma e Provincia si è ritrovata ad affrontare e gestire 724 soccorsi su tutto il territorio provinciale. Secondo quanto si è fin qui appreso si tratterebbe di 5 codici bianchi, 172 verdi, 448 gialli e 99 rossi. Come è facile immaginare, in base a quanto trapelato e fin qui riferito, di questi interventi buona parte si sono resi necessari in seguito a traumi da scoppio di materiale pirotecnico…

Capodanno a Roma: la lunga notte di feste e di fermi

Dunque, il rituale bollettino dei festeggiamenti di Capodanno, registra – solo nella capitale – quindici feriti a causa dei botti e 12 denunciati per fuochi illegali. Non solo, a quanto riferito da fonti di polizia, tra i feriti uno verserebbe in condizioni più
gravi degli altri, con prognosi che supera i venti giorni. Non solo: a quanto riportato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il capodanno blindato della capitale con uomini ovunque in assetto antiterrorismo e pronti all’intervento immediato, ha registrato la denuncia di 216 persone a piede libero, con un dato in calo rispetto a quello dello scorso anno quando ne vennero segnalate 317, mentre risultano essere state arrestate 38 persone a fronte delle 26 del 2016. E ancora: complessivamente sono stati sequestrati 209 strumenti lanciarazzi; 16 armi comuni da sparo; 4.817 munizioni; 2.754 kg di polvere da sparo; 6.586.000 pezzi di articoli pirotecnici di varia natura e provenienza.

Il tuffo di Mister Ok dedicato alle vittime di Acilia

Ma al sorgere del primo giorno del 2017, tutto è tornato alla normalità. E la normalità degli ultimi decenni del 1 gennaio prevede – come tradizione tiberina vuole – il tuffo nel Tevere di Mister Ok, pronto a salutare la nuova annata con un lungo volo da Ponte Cavour. E così, come ogni anno, alle 12 in punto, allo sparo del cannone del Gianicolo, Maurizio Palmulli, erede del primo ‘Mister ok’, Rick De Sonay – l’italo-belga che nel 1946 inaugurò l’impresa in costume e cilindro, così soprannominato così per il gesto che faceva con la mano ad ammiratori e curiosi – si è tuffato da ponte Cavour nelle acque del Tevere per salutare il nuovo anno. Un saluto inaugurale dedicato quest’anno a Debora e Aurora, la mamma e la figlia morte nei giorni scorsi nel crollo della palazzina di Acilia…

 

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