Tupolev, è stato un errore del pilota a causare il disastro (VIDEO)

27 Dic 2016 19:02 - di Penelope Corrado

Sarebbe stato un errore del pilota a causare l’incidente del Tupolev Tu-154 che ha provocato la morte di 92 persone il giorno di Natale. Lo sostiene l’agenzia Interfax. Stando alle informazioni contenute nella scatola nera rinvenuta a Sochi, «un errore del pilota appare come la causa più probabile del disastro», ha detto una fonte qualificata. Interfax non ha potuto ottenere immediatamente la conferma di queste informazioni da fonti ufficiali. La scatola nera rinvenuta contiene i principali parametri del volo fino agli ultimi istanti di vita dell’aereo e dunque, ha sottolineato Sokolov, sono dati molto importanti «per ulteriori indagini». Il ministro ha poi aggiunto di aver ricevuto «informazioni» sul possibile ritrovamento delle altre scatole nere via radar: dovranno aggiungere altri tasselli al mosaico.

Il Tupolev caduto nelle acque di Sochi

I sommozzatori hanno rinvenuto una delle tre scatole nere dell’apparecchio e gli esperti dell’Istituto Centrale di Ricerca Scientifica delle Forze Aeree a Lyubertsy hanno già iniziato a decifrare i dati. Allo stesso tempo, però, è comparso un testimone oculare, una guardia costiera, che al Kommersant ha raccontato di aver visto il velivolo «perdere rapidamente quota» fino a raggiungere il livello del mare, con la prua verso l’alto, «simile a una motocicletta impegnata in un’impennata»; la coda avrebbe quindi impattato sull’acqua provocando la rottura della fusoliera.

Sul Tupolev c’era il coro dell’Armata Rossa

Le operazioni di ricerca vanno avanti a pieno ritmo e i soccorritori hanno rinvenuto e portato a terra diversi rottami del velivolo. In tutto poi sono 12 i corpi sino adesso ritrovati (oltre a 156 resti umani). La Russia, dopo aver effettuato un giorno di lutto nazionale, è ancora sotto shock per la tragedia, che oltre ai membri dell’equipaggio ha spezzato le vite di 64 membri del celebre coro dell’Armata Rossa (compreso il suo direttore Valery Khalilov), diversi giornalisti dei principali network televisivi e l’attivista per i diritti umani Elizaveta Glinka (conosciuta anche come Dr. Liza). Una perdita definita da molti osservatori come “devastante”.

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