Mattarella: «Legge elettorale? Serve il consenso più ampio in Parlamento» (video)

20 Dic 2016 18:21 - di Redazione

La nuova legge elettorale non la si deve fare a colpi di maggioranza ma con la più ampia condivisione possibile. È un appello a svelenire il clima politico quello che arriva da Sergio Mattarella durante lo scambio di auguri con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. “È  augurabile che, sulle regole elettorali, si registri in Parlamento un consenso, auspicabilmente generale, comunque più ampio di quello della maggioranza di governo”. 

Per Mattarella la nuova legge elettorale dve essere comunque “omogenea”: allo scopo di “consentire nuove elezioni con esiti chiari è necessario dotare il nostro Paese di leggi elettorali, per la Camera e per il Senato, che non siano, come in questo momento, l’una fortemente maggioritaria e l’altra assolutamente proporzionale”. Leleggi elettoriali eggi devono essere inoltre, “pienamente operative affinché non vi siano margini di incertezza nelle regole che presidiano il momento fondamentale della vita democratica”.

“La dialettica – prosegue Mattarella – rappresenta un ingrediente indispensabile della vita sociale e della democrazia. Può, e deve, essere franca, netta, talvolta anche aspra. Ma l’ascolto delle ragioni degli altri ne costituisce elemento indispensabile, così come è sempre saggio coltivare il beneficio del dubbio e la capacità di porre in discussione le proprie certezze. Si tratta di un appello che rivolgo a tutti gli ambienti del nostro Paese, particolarmente a quello politico, a quello dei mezzi di comunicazione, a quello dei social”.

Mattarella condanna infone gli eccessi polemici nel dibattito pubblico. “Chi suscita e diffonde sentimenti di inimicizia o di odio agisce contro la comunità nazionale; e si illude di poterne orientare la direzione. L’odio che penetra in una società la pervade e si rivolge in tutte le direzioni, verso tutti e verso ciascuno”.  “Tanto più è necessario un clima di dialettica vivace ma corretta e seria – aggiunge – quanto più grandi, impegnativi e drammatici sono i problemi che vanno affrontati e che richiedono la capacità di misurarsi con questioni complesse”

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