Inno di Mameli “stuprato” per i migranti. L’Anpi canta “Fratelli in Italia”
L’Inno nazionale trasformato in “Fratelli in Italia” dall’Anpi, per solidarietà con i profughi e gli immigrati. Un’iniziativa per sollecitare lo ius soli e per solidarizzare con tutti i migranti, stravolgendo persino Goffredo Mameli. La sciagurata iniziativa dell’Associazione nazionale partigiani è stata denunciata dal centrodestra bolognese. «Giù le mani dall’inno nazionale», attacca Galeazzo Bignami, capogruppo di Forza Italia, in Regione Emilia-Romagna. Bignami ha pesantemente criticato la scelta di stravolgere, durante un’iniziativa dell’Anpi alle scuole Aldini Valeriani di Bologna, le parole dell’inno nazionale. Appunto da Fratelli d’Italia a Fratelli in Italia, in segno di apertura nei confronti dei tanti studenti non italiani. L’iniziativa era in ricordo di due giovani che frequentavano la scuola fucilati durante la Seconda guerra mondiale.
L’Inno di Mameli stravolto in nome dei profughi
In questo modo, denuncia Forza Italia, si «esprime solidarietà e accoglienza ai presunti profughi (o meglio clandestini), per farli sentire più a casa loro. Ancora una volta l’Anpi dimostra di essere anti italiana, incapace di amare la nostra Nazione e di essere orgogliosa della nostra identità nazionale. Non ci si deve permettere in alcun modo di storpiare l’Inno d’Italia tanto meno per fini propagandistici. Ho già chiesto che le varie istituzioni, che sovvenzionano lautamente coi soldi nostri le loro iniziative, revochino ogni contributo».