Sabrina Ferilli: «Al referendum voterò No, voglio bene a questo Paese…»
«Al referendum voterò No, voglio bene a questo Paese, guardo avanti, ho memoria e voto No. Io credo che nella Costituzione ci sia tutto, c’è solo bisogno di una politica onesta che la applichi». Sabrina Ferilli prende posizione sul referendum costituzionale in un’intervista esclusiva al settimanale Chi. «Questo è un governo che ha la maggioranza assoluta – afferma l’attrice – e che ha fatto passare tantissime leggi, credo più della Francia secondo qualche statistica che leggevo nei giorni scorsi. Quindi la teoria che il modo di fare passare una legge adesso sia giurassico oltre che troppo lento viene smontata dai fatti. Poi, credo anche nella buona fede di chi vota Sì e di chi propone queste modifiche, ma io, il fatto di mettere in mano tutto il potere a maggioranze assolute dicendo “prima non lo avevamo fatto perché noi uscivamo dalla seconda guerra mondiale”, ebbene, non credo che la democrazia si possa permettere certi meccanismi. E che la deriva, populista o autoritaria, sia sempre dietro l’angolo».
La Ferilli: in famiglia siamo tutti per il No
«Non è un fatto di età e di altro – dice ancora la Ferilli – è una questione di memoria. Anche smantellare i piccoli partiti, che sono la democrazia, con il pretesto che così è più veloce legiferare o è più facile la macchina amministrativa, non è una sciocchezza, è una resa. C’è bisogno della dittatura per sollevarsi dalla burocrazia che assilla il Paese? Beh, così sono capaci tutti quanti». Una passione politica che Sabrina Ferilli condivide da sempre con la famiglia. «Per una volta voteremo compatti per il No. Mio padre, che ha 80 anni, è una persona che sa bene cosa può succedere. Lui è nel Pd, ma fa parte dei comunisti rimasti lì dentro e che ripetono: “Mai più”. Ripeto, nella Costituzione c’è già tutto. Basta applicarla bene. Poi Renzi è un ragazzo vigoroso, che sta lì, ci prova. Però nei fatti quello che è passato è molto poco rispetto a quello che si racconta». Alla domanda se abbia mai pensato di entrare in politica, la Ferilli risponde no: «Da questa parte è tutto più facile, ma chi può garantire che quando poi vai lì non perdi la testa? Vedo che tutti quelli che vanno lì perdono la bussola. Non so perché».