Renzi minaccia gli italiani: «Se votate no aumenterà lo spread»

14 Nov 2016 19:32 - di Redazione

Lo spread tra il Btp e il Bund chiude a 176 punti base, in deciso rialzo da 171 di venerdì. «Aumenta lo spread? Ovvio, se c’è incertezza aumenta. Non è una minaccia, è una constatazione». Così il premier Matteo Renzi, a Bergamo, facendo chiaro riferimento all’incertezza per il voto del referendum.  «Il presidente del Consiglio si comporta in modo sempre più irresponsabile in merito al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre», attacca Renato Brunetta. «Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva chiesto di abbassare i toni e aveva auspicato un confronto nel merito della riforma. Il premier risponde con affermazioni e dichiarazioni da Paese sudamericano. Adesso Renzi dice che l’aumento dello spread è dovuto all’incertezza. Come ampiamente previsto il Fiorentino cerca la tempesta perfetta per addossarne, ovviamente, la colpa all’eventuale e sempre più probabile vittoria del “No”». «E se un banchiere d’affari prendesse alla lettera le parole del presidente del Consiglio e cominciasse a disinvestire dall’Italia, a vendere titoli di Stato, che cosa succederebbe? – chiede il presidente dei deputati azzurri – o forse è proprio quello che Renzi vuole per creare il panico? Come può un premier aizzare la speculazione sul proprio Paese con frasi del genere? Dove si è mai visto? Non ho mai sentito un primo ministro inglese, francese, tedesco o americano parlare in questi termini della propria nazione prestando il fianco agli avvoltoi pronti a colpire ad ogni incertezza». «Renzi – conclude – dovrebbe chiedere scusa agli italiani, dovrebbe chiedere scusa all’Italia, un Paese che sta lentamente e scientificamente distruggendo».

“La minaccia dello spread è una minaccia agli italiani”

Sulla questione Sinistra italiana per una volta è d’accordo con Forza Italia. «La minaccia dello spread è solo l’ultimo, scomposto tentativo di Matteo Renzi di condizionare il voto degli italiani». Lo afferma Nicola Fratoianni dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana. «La verità è – prosegue l’esponente della sinistra – che la sua riforma è pessima e l’incertezza ha a che fare col modo irresponsabile con cui ha condotto la campagna elettorale». «Per il resto – conclude Fratoianni- se c’è qualcosa che favorisce l’aumento dello spread sono le fallimentari politiche economiche e sociali del suo governo».

 

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