Viceministro israeliano choc: “Il sisma in Italia? Puniti per il voto all’Unesco”
Il terremoto? Una punizione divina all’Italia per essersi astenuta alla votazione dell’Unesco sulla Città Vecchia di Gerusalemme che, a giudizio di Israele e delle comunità ebraiche del mondo, ha negato i legami millenari di Israele con l’ebraismo. È bufera sulle parole del vice ministro della Cooperazione regionale di Israele Ayooub Kara (del Likud, il partito del premier Benyamin Netanyahu) in missione in questi giorni a Roma in Vaticano proprio sulla vicenda delle votazioni all’Unesco. Alla vigilia della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella regione, tra Italia e Israele rischia così di riaccendersi una polemica che sembrava ormai chiusa.
Il viceministro israeliano Kara: “Dipende dal voto italiano dell’Unesco”
In attesa di reazioni da Gerusalemme, in serata è arrivata la netta presa di distanze dell’ambasciata israeliana a Roma: «Le parole attribuite al vice ministro Kara non rappresentano assolutamente la posizione dello Stato di Israele. Ci sarà un controllo sulla vicenda. Israele ha massima considerazione delle sue importanti e amichevoli relazioni con l’Italia ed è vicino al governo e al popolo italiano per i tragici terremoti», hanno riferito fonti della sede diplomatica. L’astensione dell’Italia all’Unesco era stata attaccata con forza dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) e criticata in seguito dallo stesso premier Matteo Renzi, che l’aveva definita “allucinante”, portando il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad annunciare un cambio di indirizzo italiano nelle prossime votazioni. Kara ha raccontato di aver avvertito proprio mentre si trovava in Vaticano la scossa che ha messo in ginocchio per la seconda volta l’Italia centrale. «Passare attraverso un terremoto non è stata la più piacevole delle esperienze, ma – ha detto Kara secondo quanto riferito dal sito Ynet – abbiamo avuto fiducia che la Santa Sede ci avrebbe tenuto al riparo. Sono certo che il terremoto – ha affermato – sia avvenuto a causa della decisione Unesco, che il Papa ha fortemente disapprovato». Per Kara, Francesco «ha anche detto che la Terrasanta è legata alla Nazione di Israele». Druso israeliano, politico di lungo corso, ritenuto un falco, Kara non è nuovo ad uscite controverse. Nemico giurato dell’Iran e sostenitore di un attacco militare da parte di Israele contro Teheran, Kara ha detto più volte che Israele non può fare la pace con i palestinesi perché «non c’è nessuno con cui fare la pace».