Legittima difesa, schiaffo di Renzi: per il Cdm le vittime non devono avere tutela dallo Stato

10 Set 2016 9:50 - di Bianca Conte

Centrodestra all’attacco contro l’ultima beffa imposta dal governo Renzi ai cittadini: nelo specifico, in questo caso, a quelli liguri, accusati di eccesso di legittima difesa e che “cornuti e mazziati”– sembrano dire i provvedimenti rivendicati da Palazzo Chigi – devono farsi aggredire, derubare e chissà cos’altro, e poi, una volta danneggiati e umiliati, abbandonati dalle istituzioni. Già, perchè in virtù dei nuovi provvedimenti le vittime di furti e intrusioni dovranno provare a resistere alle conseguenze di quanto già patito da soli e a proprie spese: e infatti, il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale della Liguria che tutela e assiste chi viene accusato di “eccesso di legittima difesa”. È incostituzionale, dice il Cdm. Con buona pace di chi, già truffato dai criminali, viene anche beffato dallo Stato che dovrebbe invece tutelarlo e difenderlo…

Legittima difesa, lo schiaffo del governo Renzi

L’impugnazione è stata chiesta, in una riunione lampo, dal ministro per gli affari regionali Enrico Costa. «La norma in tema di patrocinio legale a spese della Regione invade le competenze legislative statali nelle materie dell’ordinamento penale, delle norme processuali, nonché dell’ordine pubblico e della sicurezza», dice il governo. Le legge, promossa dalla vicepresidente della Regione, la leghista Sonia Viale, prevede che la Regione possa sostenere le spese legali di coloro che difendendosi da rapinatori o aggressori, siano cittadini o commercianti o imprenditori, compiano il reato di eccesso di legittima difesa e vengano indagati. La disposizione ha come priorità l’assistenza agli over 65. dunque oggi la Viale non ci sta, e sottolinea a viva voce come peraltro nulla sia stato detto in materia per leggi di altre regioni. «La legge che abbiamo approvato in Liguria è la stessa della Regione Lombardia, che non è stata oggetto di impugnative e aveva incassato a suo tempo anche il voto favorevole in aula del Pd. La bocciatura da parte del Cdm è pertanto immotivata e denota un fatto gravissimo, quello dell’utilizzo della valutazione politica della Costituzione da parte del governo. La Regione Liguria non abbandona le vittime di reati subiti in casa propria: difenderemo il principio del welfare della sicurezza nell’ interesse di quelle vittime che hanno bisogno di un sostegno di solidarietà da parte delle istituzioni. Pagare le spese legali è welfare».

Giù le mani dalle norme sulla legittima difesa, centrodestra all’attacco

Tutto il centrodestra è insorto contro l’ultima iniziativa governativa che ha interessato la Liguria in materia di legittima difesa, a partire dal governatore azzurro Giovanni Toti che attacca: «Siamo stupiti ed amareggiati per un Governo incapace di comprendere le ragioni dei suoi cittadini, anzi di non ascoltarle proprio e che sa solo penalizzare chi, come Regione Liguria, cerca di aiutarli». E se per Romani quella appena annunciata «è una decisione insensata», Altero Matteoli sottolinea che il governo non impugnò la legge della Lombardia. Maurizio Gasparri la definisce «una vergogna», mentre per Brunetta «è una entrata a gamba tesa che segna la distanza siderale tra Palazzo Chigi e le esigenze dei cittadini». E mentre Giorgia Meloni sottolinea che «per Renzi e Alfano vengono prima i delinquenti», il leader del Carroccio Matteo Salvini dichiara senza giri di parole che «il Governo è senza vergogna ed amico dei ladri». tutte argomentazioni di buon senso (non solo politico), eppure le opposizioni in Regione Liguria plaudono all’iniziativa del Governo. «È una legge scandalosa che paga le spese anche ai condannati per eccesso di legittima difesa. È una legge che non risolve il problema ed è culturalmente sbagliata», ha detto con veemenza la capogruppo del Pd Raffaella Paita. Per il M5s, ivece, la norma che assiste gli indagati per eccesso di legittima difesa «è una legge da far west per pura propaganda elettorale». Con buona pace dei derubati e abbandonati convocati a giudizio, oltraggiati e offesi due volte…

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