La domestica marocchina espulsa “studiava” per diventare lupo solitario

24 Set 2016 11:01 - di Giorgio Sigona

Si stava istruendo sul web da “lupo solitario” vicina all’ideologia dell’Isis quando è stata bloccata dalla polizia di Perugia, la collaboratrice domestica marocchina di 44 anni rimpatriata in esecuzione di un decreto ministeriale. È il quadro delineato nell’indagine condotta dalla Digos del capoluogo umbro. E secondo gli investigatori non si può escludere che la donna avrebbe potuto un domani agire.

La domestica marocchina aveva la residenza a Perugia

La domestica marocchina, da anni residente regolarmente a Perugia, è stata individuata grazie alla “presenza” della polizia sul territorio. Dagli accertamenti è emerso che la sua radicalizzazione era cominciata comunque da poco. Apparentemente irreprensibile, la colf – sempre secondo l’indagine – in realtà su internet si stava indottrinando da autodidatta, leggendo e guardando video su come costruire ordigni rudimentali, filmati con violenze nei confronti di “miscredenti”, alcuni dei quali definiti molto violenti perché coinvolgono bambini. La domestica marocchina frequentava almeno tre famiglie perugine dove svolgeva il suo lavoro di colf. Tutte risultate ignare della sua ideologia. All’oscuro della radicalizzazione anche le due donne straniere che con lei condividevano un appartamentino a Perugia. L’indagine è stata coordinata dalla procura di Perugia che ha indagato la donna per fatti di terrorismo. I magistrati comunque hanno dato il loro nulla osta all’espulsione e ieri la marocchina è stata rimpatriata con un volo da Fiumicino a Casablanca.

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